L’Insalata dell’Orto cresce col controllo di filiera

Cinzia Busana (ad dell’azienda): “Nel 2023 supereremo i 50 milioni di fatturato"

L’Insalata dell’Orto cresce col controllo di filiera

Un mercato che si amplia in Italia e all’estero, un fatturato che cresce e nuovi servizi per i partner che prendono piede. Dopo l’estate per L’Insalata dell’Orto - azienda veneta specializzata nella produzione, nel confezionamento e nella commercializzazione di ortaggi a foglia di I e IV Gamma, nonché maggiore produttore europeo di fiori eduli – si conferma un trend positivo, frutto di pianificazione, strategia e servizi dedicati. Con Cinzia Busana, amministratore delegato dell’impresa, facciamo il punto. 

Cinzia, partiamo dai numeri. Che target vi eravate dati e che risultati contate di centrare nel 2023?
Nel primo semestre abbiamo incrementato il giro d’affari del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo ritmo di crescita era il nostro obiettivo. Ora, con l’estate ormai alle spalle e l’autunno alle porte, abbiamo una proiezione di fatturato al 31/12 che supera i 50 milioni di euro.
 
 Come avete costruito questa crescita?
Da una parte la fidelizzazione dei partner consolidati, dall’altra l’apertura di nuove collaborazioni. E’ stata importante la crescita sul mercato interno: tra i primi 20 clienti più performanti per L’Insalata dell’Orto abbiamo 6 gruppi della Gdo italiana. Abbiamo sviluppato un lavoro rilevante con l’insegna Famila, attraverso tre società del Gruppo Selex, che ci ha permesso di ampliare la nostra copertura territoriale, presidiando anche territori come la Romagna dove prima non eravamo presenti.

E l’export?
L’export continua a valere oltre il 60% del fatturato aziendale, la Germania è la piazza principale ma cresce anche l’est europeo. Sul fronte delle esportazioni abbiamo una quota molto importante di prodotto biologico.


Veniamo alla strategia, qual è il perno del vostro sviluppo?
Il controllo completo della filiera a partire dalla produzione, grazie alle 14 aziende agricole che fanno parte di Op La Maggiolina, per arrivare alle operazioni di lavorazione, confezionamento e commercializzazione, fino alla logistica.

La logistica?
Si, abbiamo costituito una nuova società per poter gestire anche la logistica delle consegne, si chiama Green Trans e questo ci ha permesso di controllare anche questa delicata fase della supply chain, fornendo ai distributori un altro servizio aggiuntivo. Green Trans è una società di trasporti conto terzi operativa ormai da qualche mese e ad oggi conta 7 automezzi di ultima generazione adibiti a trasporto refrigerato, di cui 2 alimentati a metano: l’attenzione alla sostenibilità è alta anche su questo fronte. Con questa flotta ogni giorno garantiamo tratte complete, dove il mantenimento della catena del freddo è la prima condizione di qualità per i nostri prodotti.


A proposito di prodotti, ci apprestiamo a un cambio nelle referenze?
Certo, tra qualche settimana prenderanno il via le forniture di tutti i prodotti cosiddetti autunnali. In primis la gamma dei nostri radicchi veneti Igp a cui siamo molto legati e che, anche quest’anno, contiamo di valorizzare in distribuzione, sia con confezioni a nostro marchio che con private label. Il Trittico di Radicchi Igp, una busta con 150 g di prodotto pronto al consumo con Radicchio di Verona Igp, Radicchio Variegato di Castelfranco Igp e Radicchio di Chioggia Igp è la nostra punta di diamante, una proposta che consente di portare in tavola le eccellenze del territorio veneto. Poi ci stiamo preparando ad avviare le forniture delle verdure da cuocere, come verza, cavolo cappuccio, pan di zucchero, zucca… Lo scorso anno sono state particolarmente performanti. 

Nello sviluppo del vostro business le fiere che ruolo ricoprono?
Per il 2024 abbiamo già messo in programma la nostra presenza a tre fiere di settore: Marca, Fruit Logistica e Macfrut, ma a inizio ottobre saremo in visita a Fruit Attraction per valutare anche questa opportunità per il prossimo anno: il mercato spagnolo è per noi completamente scoperto, ma l’azienda ha spazio ed energie per crescere ancora… Quindi andiamo a Madrid in avanscoperta.