Dal campo
Meloni, la sfida dell’autunno
A Chioggia la campagna tardiva arriva sino a novembre
I consumi ortofrutticoli sono meteoropatici e l’autunno caldo ha spinto le referenze estive nella parte tardiva. I consumatori, fino ai primi di novembre, hanno cercato frutti settembrini anche se i banchi erano già pieni di agrumi e castagne. Se ci fosse stata merce estiva sarebbe andata a ruba.
E c’è chi ha provato ad essere presente sul mercato con referenze tipiche della bella stagione il più a lungo possibile, cercando di sfruttare a proprio vantaggio il cambiamento climatico.
In Veneto, ad esempio, l’azienda Tolomei di Chioggia ha scommesso sul melone tardivo: un trapianto sperimentale a fine agosto ha consentito all’impresa di raccogliere gli ultimi frutti in pieno autunno. E le soddisfazioni non sono mancate, come racconta il titolare a IFN.
“Già da qualche anno la richiesta di meloni si è prolungata a causa delle temperature tiepide anche dei mesi autunnali – evidenzia Tolomei - così abbiamo sfruttato una serra libera per un trapianto tardivo di meloni varietà Duca”.
Una sfida quasi provocatoria che ha dato degli ottimi risultati: “Gli acquirenti erano sbalorditi nel vedere ancora meloni in pieno autunno, ma hanno anche apprezzato la qualità della merce che ha dato alla nostra prova dei contorni vincenti. Colore e grado Brix non avevano nulla da invidiare al prodotto estivo.
Sicuramente per la prossima stagione dedicheremo più spazio al melone autunnale – afferma il produttore - cercando di sfruttare l’innalzamento delle temperature”.
Anche questo è il cambiamento climatico… il calendario del mondo ortofrutticolo che cambia e si evolve. Forse di questo passo, tra qualche anno, mangeremo il melone con il panettone.