Attualità
Piraccini lascia. Patrizio Neri nuovo presidente di Cesena Fiera
Avvicendamento burrascoso alla guida di Macfrut

Non è propriamente un fulmine a ciel sereno, visto che nubi scure e sinistri bagliori avevano popolato il cielo di Macfrut nell'ultima settimana ma, in ogni caso, questo modo di dire si addice molto bene alle dimissioni rassegnate dal Presidente Renzo Piraccini nel Cda di Cesena Fiera ieri pomeriggio. Il Macfrut gode infatti di ottima salute dopo il trasferimento a Rimini e si prepara a una edizione di ulteriore consolidamento. Nel frattempo, però, l’anima di questa nuova vita della fiera se ne va sbattendo la porta, una settimana dopo aver lanciato in pompa magna l’edizione 2026. L’elezione immediata di Patrizio Neri come suo successore alla presidenza passa così quasi in secondo piano, anche se è un segnale che va valutato con attenzione.
Sulla genesi e le motivazioni di questo strappo fra ex presidente e azionisti dopo tre mandati e undici anni di lavoro si riempiranno le pagine della stampa dei prossimi giorni. Per ora abbiamo le motivazioni di Piraccini che, in un messaggio attraverso i social ha fatto sapere che alla base della sua decisione vi è il fatto che “gli azionisti di riferimento non condividono il progetto industriale presentato né il percorso ipotizzato per il mio avvicendamento”. In buona sostanza Piraccini proponeva un piano triennale di importanti investimenti che avrebbe dovuto portare Macfrut a 15 milioni di euro di fatturato con utili per un milione, per cui – pur disponibile al passaggio di consegne - richiedeva di condividere con la proprietà il percorso di avvicendamento. A quanto pare, però, la proprietà non ha accettato la proposta.
Al di là che occorrerà attendere la voce degli azionisti e avere anche il loro punto di vista nel dettaglio, al momento mi preme più ragionare a caldo sulle implicazioni a breve e a medio lungo termine che questa nuova situazione può determinare, visto che Macfrut 2026 è già in preparazione.
La prima implicazione riguarda il nuovo Timoniere di Macfrut, la cosa più impellente da chiarire a mio avviso. Ho parlato volutamente di Timoniere, parafrasando dalle regate a vela, perché gli Armatori – i proprietari - sono i soci di Cesena Fiera, il nuovo Comandante – responsabile del mezzo e degli occupanti - è Patrizio Neri e l’Equipaggio rimane la squadra manageriale di Macfrut. Nelle barche da regata vi è però un altro ruolo chiave: il Timoniere, che governa verso la meta la barca, seguendo costantemente l’andamento dei marosi per farla procedere nel modo più veloce e redditizio possibile. Finora Piraccini aveva fatto sia il Comandate che il Timoniere, lavorando a tempo pieno fra rappresentanza e compiti operativi sul suo progetto. Il suo sostituto in questo ruolo dovrà essere altrettanto attivo e dinamico nella gestione, per mantenere la fiera nell’attuale mood nel poco tempo che separa dalla nuova edizione.
Sempre nel breve – e collegato al punto precedente - c’è il tema della rassicurazione per espositori e visitatori nella continuità delle performance del prodotto fieristico. Le fiere, infatti, sono oggetti tanto scintillanti quanto fragili, poiché sono valutati sulla percezione della maggioranza, ancor più che sui numeri. Se la prima anche solo vacilla rischia di mettere in seria difficoltà il sistema. Basta guardare quanto l’effetto dell’edizione segnata dal Covid pesi tuttora su Fruit Logistica. La mancanza di Piraccini dall’oggi al domani non passerà certo inosservata e genererà interrogativi, per cui una governance rassicurante avrà anche un effetto psicologico di rilevante importanza.
Consapevole di essere ben lungi dall’esaurire i temi che questo sconquasso porterà in evidenza, l’ultimo pensiero che mi sovviene è per il medio lungo periodo e va alla strategia perseguita nell’epoca Piraccini. La Fiera di filiera, una scommessa vinta malgrado riscuotesse all’inizio ben pochi follower, come si dice oggi, e con grandi prospettive di sviluppo nei piani del Presidente dimissionario, sarà ancora il faro della manifestazione? Questo è un altro tema importante perché Piraccini lamenta che il suo progetto di potenziare questo indirizzo non è stato approvato. Patrizio Neri è certo espressione di una visione di filiera del mondo dell’ortofrutta per la sua storia professionale e questo deporrebbe a favore della continuità ma, sicuramente, prima questo dubbio verrà sciolto meglio sarà. Staremo a vedere. (cd)
