Autotrasporto, tregua raggiunta

Evitato il fermo nazionale. Ecco il Protocollo presentato dal Governo

Autotrasporto, tregua raggiunta
Il tavolo sull'emergenza dell'autotrasporto porta porta a un Protocollo d’intesa tra Governo e Associazioni di categoria. Per il momento il fermo nazionale è sgongiurato - ma sabato è confermata la manifestazione di protesta - e durante la tregua si andrà a perfezionare e a siglare l'accordo. Nel documento presentato dalla viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova, ci sono diversi punti caldeggiati dalle imprese, a partire dal rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante.
Sulla questione gasolio, però, come fa sapere Conftrasporto, la rappresentante del governo ha annunciato che la riposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale dell'esecutivo di cui non si conosce l’entità effettiva. La stampa ha riportato che nel Cdm di domani ci sarà una riduzione generale del costo del gasolio di 15 cent.

“Ne sono assolutamente convinta: un intervento sulle accise non è più rinviabile.
Il caro carburante rischia di strozzare questo segmento che è strategico per il paese, ripercuotendosi su altri settori ugualmente essenziali e di prima necessità. Bisogna agire adesso, con coraggio e determinazione. Dopo sarebbe troppo tardi”. E’ con queste parole che la viceministra Teresa Bellanova ha aperto ieri pomeriggio, nella Sala Mappamondo al Mims, il Tavolo Autotrasporto convocato l’8 marzo scorso.

“In queste ultime settimane - ha detto ancora Bellanova, prima di entrare nel merito del Protocollo d’intesa proposto al Tavolo - abbiamo lavorato senza sosta consapevoli delle difficoltà che il settore sta vivendo e della necessità di dare risposte anche a criticità strutturali aggravatesi nel tempo. E’ un lavoro che non si ferma con la messa a punto del Protocollo, che mi auguro trovi concordi tutti e possa essere sottoscritto già nei prossimi giorni, e che ovviamente ci vede impegnati insieme all’intera compagine governativa nel dare risposte a tutto il Paese sui costi dell’energia, sul caro carburante e materie prime, sulla evidente necessità di garantire un servizio essenziale come è quello dell’autotrasporto. L’interdipendenza tra settori prodottivi e logistica è evidente, ed è un’evidenza che abbiamo appreso una volta per tutte nei drammatici mesi del primo lockdown. Oggi facciamo un ulteriore passo in avanti, e voglio ringraziare e riconoscere alle associazioni di categoria il contributo importante per il confronto e l’apporto mai venuti meno. Segno evidente che più le questioni sono complesse più sono determinanti la relazione e la condivisione”.



In attesa della sottoscrizione le Associazioni, che hanno manifestato l’esigenza di discutere l’intesa al loro interno, si sono impegnate a scongiurare contestualmente anche il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto a garanzia della prosecuzione senza soluzione di continuità delle attività. Dal canto suo Bellanova ha confermato la natura permanente del Tavolo che proseguirà monitorando l’evolversi dello stato delle cose. Quattro, in particolare, i punti rilevanti su cui il Protocollo sancirà, una volta sottoscritto, il punto di equilibrio raggiunto con imprese di autotrasporto e committenza.

Innanzitutto, il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero, da far diventare obbligatori per i contratti verbali.
Quindi i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche mediante il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, in aggiunta a quanto già in essere.
Dunque la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci. Infine, le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020.

E' stato poi confermato il fondo da 240 milioni
per il triennio 2022-2024. Risorse destinate all'autotrasporto che attendono il via libera della Corte dei Conti.
L’aumento del costo del carburante e dell’energia determina un impatto preoccupante in settori strategici quali l’autotrasporto merci e logistica e il trasporto persone. Elementi che hanno ripercussioni su tutti i settori produttivi. Sono necessari interventi non più differibili come: introdurre il cosiddetto “carburante professionale” con prezzo calmierato alla pompa, abbattimento del costo delle accise e sostegno alla liquidità delle imprese moratoria mutui e leasing e riduzione del costo del lavoro». A chiederlo è Massimo Stronati, presidente Confcooperative Lavoro e Servizi in occasione del tavolo di ieri

"Come associazione chiediamo un credito di imposta del 30% immediato sul gasolio, ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura. Il Governo si faccia interprete del forte disagio delle imprese mettendo in campo strumenti che possano alleviare le gravi ripercussioni derivanti da questa tensione sui prezzi che, peraltro, non vede tregua nel breve periodo. Senza un pacchetto di interventi urgenti – conclude Stronati – sono a rischio i servizi, la tenuta delle imprese e l’occupazione".

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