Banane Fairtrade, vendite in ripresa

Prodotti equo e solidali, nel 2021 giro d'affari per 553 milioni di euro

Banane Fairtrade, vendite in ripresa
Continua la corsa dei prodotti del circuito Fairtrade: nel 2021 gli italiani hanno speso un totale di 553 milioni di euro per acquistare prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato. 
In forte ripresa rispetto al 2020 le vendite di banane (14 mila tonnellate), seguite da fave di cacao, caffè e canna da zucchero, mentre tra gli altri prodotti del paniere ci sono ananas, cereali per la colazione, barrette, biscotti, frutta secca ma anche fiori recisi e abbigliamento in cotone. Sono i risultati emersi dal nuovo rapporto annuale delle attività di Fairtrade Italia “The future is fair: filiere e diritti” presentato ieri a Milano.


Grazie alle vendite generate in Italia, crescono anche i benefici per le organizzazioni di agricoltori e lavoratori in Asia Africa e America Latina, che hanno ricevuto 3 milioni e 200 mila euro in premio.
Come specificano da Fairtrade “Insieme al prezzo minimo stabile, il premio costituisce uno dei pilastri del modello Fairtrade: è una somma extra che le organizzazioni ricevono per realizzare iniziative di interesse collettivo, frutto di una decisione democratica. Il premio può essere utilizzato per il miglioramento tecnico e produttivo, come l’acquisto di fertilizzanti o altri prodotti e macchinari per l’agricoltura; per la realizzazione di aule e strutture scolastiche, ambulatori sanitari o altro. Generalmente è corrisposto dalle aziende che si servono dei Marchi Fairtrade alle organizzazioni di produttori agricoli e lavoratori”.


Sul podio dei prodotti più venduti per volumi ci sono le banane. “Dopo una flessione nel periodo dell’emergenza Covid-19 dovuto principalmente alla chiusura delle mense scolastiche – ha spiegato il direttore commerciale di Fairtrade Thomas Zulian - con il 2021 le vendite sono tornate a crescere raggiungendo le 14.100 tonnellate”. E ha aggiunto: “I nuovi inserimenti di prodotto in Gdo, come è successo per Aldi, lasciano prevedere anche buone opportunità di crescita”.





Le chiusure avvenute durante i lockdown, hanno favorito anche i consumi domestici di prodotti a base di cacao. Per questo prodotto, i volumi venduti sono stati pari a 8.895 tonnellate (+9 %), e il premio generato per gli agricoltori pari a 1.884.398 euro. A trainare le vendite hanno contribuito anche le preparazioni come biscotti, barrette, snack, cereali per la colazione e praline.



Nonostante i consumi fuori casa siano stati pesantemente ostacolati dallo smart-working e del calo dei flussi turistici nel 2020, i volumi di caffè Fairtrade venduti sono cresciuti del 5% rispetto al 2020 con 843 tonnellate.



Continua la crescita dello zucchero, in linea con quella registrata negli ultimi anni: il dato su questo prodotto si attesta su 5.158 tonnellate (+10%) grazie all’utilizzo dello zucchero come ingrediente all’interno di prodotti confezionati o multi-ingrediente, oppure nei succhi di frutta.

La distribuzione dei marchi Fairtrade
I Marchi Fairtrade si possono trovare infatti su un’ampissima gamma di prodotti in supermercati, ipermercati, ma anche negozi di vicinato, mense e altri luoghi di ristorazione collettiva e distributori automatici. La Grande distribuzione organizzata resta il principale canale di diffusione dei prodotti certificati Fairtrade. Coop Italia nel 2021 ha proseguito con l’inserimento di referenze a marchio FSI; Aldi Italia, oltre ai prodotti a base di cacao FSI, ha recentemente introdotto nel proprio assortimento le banane. Lidl Italia ha mantenuto un’ampissima offerta di prodotti realizzati con cacao FSI; IN’s Mercato ha esteso la sua gamma di capsule con caffè Fairtrade, triplicando i volumi di vendita. 
"Siamo soddisfatti perché anche nel 2021 il mercato Fairtrade in Italia è cresciuto grazie ad un aumento generalizzato dei volumi di sostanzialmente tutte le categorie di prodotto. I nuovi progetti, la solidità delle partnership con le aziende e il crescente interesse dei consumatori ci consente di guardare con fiducia al futuro nonostante il complesso quadro economico e geopolitico", ha dichiarato Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia.

Fairtrade sempre più accessibile con il portale èQuì


Nell’ultimo anno, Fairtrade ha cercato di rendersi sempre più accessibile tramite la realizzazione del portale èQuì rivolto agli esercizi commerciali come torrefazioni artigianali, pasticcerie, gelaterie e fiorerie che rivendono prodotti Fairtrade o li utilizzano come ingredienti nelle loro preparazioni. èQuì offre loro la possibilità di registrarsi e geolocalizzarsi, rendendoli più accessibili ai consumatori.

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