«Mercato fermo, non è l'annata che ci aspettavamo»

Con Fatano (Interfrutta) focus sulla frutta estiva: «Buona richiesta per le angurie»

«Mercato fermo, non è l'annata che ci aspettavamo»
“I consumi sono abbastanza fermi, forse a causa del limitato potere di acquisto delle famiglie e non si sente nemmeno l’influenza positiva del flusso turistico estivo come succedeva negli anni passati. Non è di certo l’annata che ci aspettavamo, non siamo ancora tornati alla normalità pre-Covid”.
Con queste parole descrive il mercato all’ingrosso di Lecce Antonio Fatano, responsabile commerciale di Interfrutta, azienda specializzata nell'importazione, torrefazione, refrigerazione, confezionamento e/o distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi e secchi.



Tra i prodotti che stanno conoscendo una buona richiesta e un mercato abbastanza attivo ci sono le angurie: “A facilitare i consumi sono le temperature alte e possiamo contare sulle eccellenze degli areali locali – commenta Fatano – riusciamo a vendere il prodotto a 0,35/0,40 euro al chilogrammo”.
Sulla stessa fascia prezzo si collocano anche le mini angurie ma per questa referenza il mercato è più stantio: “Qui da noi – dice il grossista – è tradizione acquistare le angurie tradizionali, generalmente sono i turisti ad orientarsi verso le mini angurie”.



A conoscere un buon trend commerciale sono anche le pesche e le nettarine: “La richiesta è discreta e le vendite sono positive ma solo perché c’è poca offerta a causa della produzione limitata – sottolinea Fatano – inoltre le pezzature quest’anno sono medio-piccole”. Interfrutta commercializza questi prodotti nella fascia prezzo 1/1,50 euro al chilogrammo.

I consumi sono nella norma anche per i meloni retati locali: “Per questo prodotto non registriamo alcun trend ‘eccezionale’ – specifica il responsabile commerciale di Interfrutta – i prezzi sono stabili, pari a 0,70/0,80 euro al chilogrammo”. E’ appena più richiesto il melone giallo, che raggiunge quotazioni pari a 0.50/0,60 euro al chilogrammo.

“In generale stiamo vendendo poco di tutto, anche le susine e le albicocche si vendono davvero poco” conclude il grossista.

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