Agrumi, si aspetta il semaforo rosso

Il Girasole: «Campagna attendista e volumi contenuti»

Agrumi, si aspetta il semaforo rosso

La campagna agrumicola siciliana è in attesa del semaforo rosso per partire. Non è un controsenso, ma se con l'arancia bionda l'esordio è stato tranquillo, nelle prossime settimane con l'arrivo delle prime partite di arancia rossa e i volumi in salita, i giochi dovrebbero entrare nel vivo.

"Per ora il mercato è stato tranquillo, con la Navelina non si sono mossi grandi quantitativi, ma tra Santa Barbara e l'Immacolata partiremo con il prodotto rosso e confidiamo in un'accelerazione", spiega a IFN Giovanni Scavo, responsabile commerciale della cooperativa Il Girasole di Paternò (Catania).

Mario Tripoli e Giovanni Scavo de Il Girasole

La società sta lavorando con i conferimenti dei propri soci e descrive una situazione in campagna piuttosto attendista: i produttori arrivano infatti da un anno piuttosto complicato, hanno sulle spalle gli aumenti dei costi produttivi e prima di procedere alla classica vendita a blocchi ci pensano due volte. Sui prezzi in campagna non manca la tensione.

Tarocco nucellare. Sarà in raccolta tra il 4 e l'8 dicembre

Infatti con il Navel si è andati più cauti e alcune aziende hanno preferito anticipare la raccolta del Tarocco, specialmente delle proprie produzioni.

Da un ultimo sopralluogo negli agrumeti de Il Girasole i riscontri sono positivi. "Il profilo organolettico sta evolvendo nella giusta direzione - illustra il responsabile commerciale - L'abbassamento delle temperature è proprio quello che serviva, abbiamo avuto anche una leggera pioggia: ora vediamo cosa succederà nelle prossime settimane. Ragionando sui volumi, complessivamente mancherà dal 20 al 30% del prodotto rispetto allo scorso anno, ma anche i consumi saranno inferiori... Per il momento registramo un equilibrio tra domanda e offerta. Il calo più consistente potrebbe essere sul Meli, una buona varietà che arriva nel finale di stagione. Credo che la distribuzione sarà molto cauta in questa campagna agrumicola - conclude Giovanni Scavo - sia come ordinativi che come prezzi: la filiera deve cercare di difendere un equilibrio, anche sul fronte del trasferimento dei maggiori costi di produzione".