Albicocche tardive fiore all’occhiello del Centro Agroalimentare di Pescara

Trend positivi anche per nettarine e percoche

Albicocche tardive fiore all’occhiello del Centro Agroalimentare di Pescara

“Il mercato di Pescara è attualmente molto attivo, soprattutto perché questa è una zona di produzione per la frutta estiva e quindi in questo periodo c'è una buona affluenza”, così Angelo Palestini, titolare e responsabile vendite di Ortofrutta Palestini, che opera al centro agro-alimentare La Valle della Pescara apre a IFN lo scenario sul mercato del capoluogo abruzzese e continua con una panoramica sull’andamento delle drupacee: “Vendiamo varietà tardive di albicocche di qualità extra, le nettarine e le percoche vanno per la maggiore rispetto alle pesche. Sulle ciliegie abbiamo notato un rallentamento, data la fine della campagna imminente e quindi registriamo un mercato quasi fermo. In generale notiamo un calo generale nella quantità di questo tipo di merce”

“Partendo proprio dalle ciliegie, quelle che commercializziamo sono quelle del Trentino e vengono vendute ad un prezzo intorno a 6 euro al chilogrammo,  mentre per la pesca in padella calibro 16-18 i prezzi si aggirano intorno ai 2 euro; per le albicocche qualità extra le quotazioni vanno da 2 a 2 euro e 50 al chilogrammo. Le susine che trattiamo a Pescara, vengono vendute a 1-1,50 euro al chilogrammo”, continua Palestini illustrando i trend delle quotazioni delle drupacee. 

E conclude con una parentesi su altri frutti che vale la pena menzionare: “Fermento per il mercato delle angurie, dovuto sicuramente al clima favorevole, mentre forte calo di prezzo per i meloni, a causa della troppa offerta che non viene compensata da una domanda adeguata. C’è richiesta di uva da tavola, le cui quotazioni vanno da 3 a 3 euro e 50 al chilogrammo, ma ancora è difficile trovare un prodotto soddisfacente”