Cachi spagnoli, produzione giù del 20% rispetto alle previsioni

L'output scende da 350.000 a 300.000 tonnellate per effetto della siccità estiva

Cachi spagnoli, produzione giù del 20% rispetto alle previsioni

Il raccolto di cachi in Spagna sarà inferiore alle attese. Le previsioni iniziali, che stimavano una produzione complessiva di circa 350.000 tonnellate, sono state riviste al ribasso: secondo le ultime valutazioni, la stagione difficilmente supererà le 300.000 tonnellate. A riferirlo è valenciafruits.com, citando le dichiarazioni di Pascual Prats, presidente dell’Associazione Spagnola dei Cachi (AEKAKI), e di Pedro Sánchez Doménech, direttore generale della cooperativa agricola Ntra. Sra. del Oreto (CANSO).
A oggi è stato raccolto e commercializzato circa un quarto del prodotto, ma entrambi i rappresentanti del settore confermano un calo produttivo vicino al 20% rispetto alle stime di inizio anno. «Le rese sono inferiori e il numero di chili per albero è più basso del previsto – spiega Sánchez Doménech – ma la qualità non ne ha risentito».
Secondo Prats, le cause principali del calo vanno ricercate nella prolungata siccità estiva: «La mancanza di pioggia tra luglio e settembre ha limitato la crescita dei frutti, che risultano più piccoli del normale, determinando una minore produzione complessiva».
Le recenti precipitazioni, tuttavia, hanno avuto un effetto positivo, favorendo un leggero aumento delle dimensioni e stabilizzando la produzione. «Le piogge sono state benefiche – conferma il presidente di AEKAKI – e ci permettono di prevedere un andamento regolare per il resto della campagna, pur mantenendo un calo complessivo del 20%».
Anche Sánchez Doménech condivide questa analisi: «Con il 25% della stagione ormai alle spalle – che si concentra nei mesi di ottobre, novembre e dicembre – stimiamo una perdita di raccolto di circa un quinto rispetto alle previsioni iniziali. Le piogge hanno migliorato le pezzature, rendendole più commerciabili, ma non sufficienti a colmare la differenza rispetto alle attese».
In sintesi, la campagna 2025 dei cachi spagnoli si conferma di buon livello qualitativo ma con una produzione ridimensionata, penalizzata dalla siccità estiva e solo parzialmente recuperata dalle piogge autunnali.