Dal campo
Uva da tavola, il finale di stagione si gioca sul filo della Botrytis
Nebbie e umidità nei tendoni siciliani accendono l’allerta muffa grigia

La stagione dell’uva da tavola italiana si avvia verso la conclusione senza particolari scossoni ma emerge ora qualche preoccupazione. Negli areali produttivi del Sud, soprattutto in Sicilia, l’attenzione è puntata sulla Botrytis cinerea, la muffa grigia della vite che nelle ultime settimane ha trovato condizioni ideali per svilupparsi.
Le forti escursioni termiche tra giornate ancora calde e notti umide hanno favorito la formazione di nebbie mattutine persistenti, un ambiente perfetto per l’attività del patogeno. Siamo entrati nella fase più delicata perché le varietà tardive raccolte in autunno sono naturalmente più esposte alla muffa, soprattutto sotto tendone, dove l’umidità resta intrappolata più a lungo.

Varietà tardive e rischio muffa
Le varietà precoci e di media stagione hanno superato bene le settimane centrali della campagna, ma ora a essere sotto osservazione sono le uve più tardive, coltivate per prolungare la presenza del prodotto nazionale fino a novembre. In questa fase, il rischio di muffa grigia cresce in modo esponenziale: Botrytis cinerea è infatti un patogeno opportunista, capace di penetrare anche microlesioni invisibili sulla buccia e di diffondersi rapidamente in presenza di umidità elevata.
Il problema è duplice, da un lato la variabilità genetica del fungo, che gli consente di sviluppare resistenza ai fungicidi anche nel corso della stessa stagione; dall’altro, la scarsa aerazione dei tendoni usati per posticipare la raccolta, che crea le condizioni perfette per la diffusione del patogeno.
Le conseguenze per il mercato
Oltre agli aspetti agronomici, l’eventuale diffusione della botrite potrebbe avere ricadute anche sul fronte commerciale. C’è il rischio che il mercato rallenti in un momento in cui i volumi iniziano fisiologicamente a ridursi.
Il comparto resta quindi in allerta, nella speranza che il meteo delle prossime settimane consenta di chiudere la campagna senza nuovi imprevisti. La Botrytis cinerea si conferma, ancora una volta, uno degli avversari più difficili da gestire per chi punta a mantenere qualità e integrità dei grappoli fino al termine della stagione.



















