Coop Aurora festeggia i suoi primi 40 anni

Un modello di cooperazione per il pomodoro e non solo

Coop Aurora festeggia i suoi primi 40 anni
“Quarant’anni dalla costituzione della Coop Aurora (era il 6 luglio 1976, ndr), un po’ di commozione c’è. In un momento, e in un territorio, in cui di cooperazione si parlava molto ma se ne faceva poca, sedici agricoltori hanno avuto la forza e il coraggio di unirsi per un progetto che, anno dopo anno, è cresciuto e arrivato fin qui”. Sono le parole di Salvatore Dell’Arte, da 34 anni socio della cooperativa di Pachino, in provincia di Siracusa, e da 16 suo fiero presidente.

Domenica 10 luglio i festeggiamenti per i primi 40 anni della Coop Aurora sono stati un’occasione per ritrovarsi tutti – soci (che ora sono un’ottantina), dipendenti, clienti e amministratori - e, insieme, ricordare il lungo cammino di questa azienda “simbolo” dell’orticoltura siciliana. Per questo erano invitati anche sette dei sedici “pionieri” che hanno dato il via a questa avventura. A completare la festa, la lettera del ministro Maurizio Martina, che ha elogiato il lavoro di aggregazione, organizzazione e formazione svolto dalla cooperativa di Pachino, con l'augurio di raggiungere, così, altri importanti traguardi.

“La vera cooperazione – dice Salvatore Dell’Arte – parte dal basso, dagli agricoltori. Grazie al nostro affiatamento abbiamo creato e fatto crescere una struttura solida ed efficiente. Negli anni Coop Aurora si è sempre rinnovata, nel segno dello sviluppo, delle novità e, soprattutto, nella massima trasparenza e legalità”.



All’inizio l’attività aziendale era concentrata su alcune tipologie di pomodoro, dal costoluto al grappolo, fino al ciliegino di Pachino, che ora si fregia del riconoscimento comunitario Igp. Poi sono arrivati i datterini, i San Marzano e ora, su 170 ettari di superficie, si coltiva quasi l’intera gamma, fino a quelli destinati alla essicazione. Parliamo di 5.000 tonnellate di pomodori ogni anno. Non solo, Coop Aurora coltiva con successo anche miniangurie (2.000 ton) e zucchine, per un fatturato complessivo di dieci milioni di euro.

“La grande distribuzione organizzata italiana è quella che ha maggiormente contribuito, e contribuisce, a portare avanti il discorso di territorio. La natura dei terreni, la tipologia dell’acqua e le ore di sole qui si sublimano nella qualità delle nostre produzioni. Che ora iniziamo a esportare anche all’estero”. Per un valore attualmente già pari al 10-12% dei ricavi.

“Aurora qui è stata la capostipite, dà gli stimoli e l’esempio alle altre realtà cooperative, alle quali auguriamo le stesse nostre soddisfazioni perché – conclude Dell’Arte - di cooperazione si vive”.

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