Crea, prezzi dei terreni agricoli in rialzo: 22.400 Euro per ettaro in media nel 2024 (+1%)

Gap Nord-Sud fino a 30mila euro: il picco nel Nord-Est

Crea, prezzi dei terreni agricoli in rialzo: 22.400 Euro per ettaro in media nel 2024 (+1%)

È in leggera ripresa il mercato fondiario italiano nel 2024 che segna +1% rispetto al 2023 grazie anche al calo deciso del tasso di inflazione, per un valore medio a ettaro di 22.400 euro.
Una crescita, come sempre, a più velocità, dove calano i prezzi dei terreni più marginali e meno produttivi, mentre aumentano quelli più accessibili, maggiormente vocati a produzioni di qualità e situati in zone irrigue.
Il picco di 47.100 euro a ettaro è nel Nord-Est, in particolare nel Trentino-Alto Adige, dove le superfici agricole coltivate sono limitate ma molto remunerative; segue il Nord Ovest con 35.200 euro a ettaro (+2,3%); valori decisamente inferiori, invece, al Centro e al Sud, sotto i 16mila euro, fino ad arrivare ai 9mila euro delle Isole. Sono alcuni dei dati dell'Indagine del Crea, condotta dal Centro Politiche e Bioeconomia, con il supporto dei Dottori Agronomi e Forestali (Conaf), che confermano la capacità del capitale della terra di risentire meno dei fenomeni congiunturali, della continua contrazione delle aziende agricole ma non delle superfici coltivate. Ad influenzare i prezzi alcuni fenomeni connessi al cambiamento climatico e alla diffusione degli impianti per la produzione di energia rinnovabile; nel primo caso, in particolare, è cresciuto l'interesse per i terreni irrigabili, prestando attenzione alla loro vulnerabilità rispetto agli eventi estremi quali alluvioni e frane. Sostanzialmente stabile la compravendita, con una lieve prevalenza della domanda sull'offerta, come anche quella degli affitti, quest'ultima trainata principalmente da giovani imprenditori, aziende agricole strutturate e operatori delle energie rinnovabili (biogas e agrivoltaico); l'offerta, d'altro canto, è stata alimentata dal progressivo ritiro degli agricoltori anziani. Un mercato, anche in questo caso, sempre più selettivo, dove l'interesse si concentra sui terreni irrigabili, strategici per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici estremi. Stessa spaccatura geografica dal punto di vista economico, anche per gli affitti, con il mercato del Nord-Est particolarmente dinamico, stabile il Centro e Sud con una domanda focalizzata sulle aree fertili. L'interesse per l'agrivoltaico è in crescita, specialmente nelle Isole, dove l'affitto è spesso uno strumento per accedere ai fondi comunitari, incentivando la formalizzazione dei contratti. (lg)

Fonte: Ansa.it