Attualità
FRUTTA SECCA: L'UE ALLENTA I CONTROLLI SULLE AFLATOSSINE NELLE NOCCIOLE TURCHE E NELLE NOCI BRASILIANE

La nuova legislazione Ue sull'importazione di alcuni prodotti alimentari dai paesi terzi a rischio di contaminazione da aflatossine (Reg. 274/2012) allenta i controlli su nocciole dalla Turchia e noci del Brasile, poichè si sono riscontrate un numero molto esiguo' di non conformità nei controlli effettuati.
Nel dettaglio, ad essere oggetto della nuova legislazione sono: per il Brasile, noci, frutta secca e a guscio, arachidi, arachidi tostate; per l'Egitto, arachidi; arachidi tostate; per l'Iran, pistacchi e pistacchi tostati; per la Turchia, fichi secchi, nocciole, pistacchi, frutta secca e frutta a guscio; pasta di fichi, pasta di pistacchi, nocciole e pistacchi preparati o conservati; nocciole tagliate in pezzi; per gli Stati Uniti, mandorle con guscio o sgusciate, mandorle tostate, frutta secca e frutta a guscio.
Il regime di controlli in atto continuerà comunque ad assicurare un campionamento ed analisi su circa: il 50% dei prodotti provenienti dal Brasile (prima era 100%) e dall'Iran (come nella legislazione precedente); il 20% delle partite dalla Cina ed Egitto (come nella legislazione precedente); il 5% di nocciole e derivati dalla Turchia (prima era il 10%); il 20% di fichi secchi e derivati dalla Turchia; il 50% delle partite di ciascuna categoria di pistacchi e derivati dalla Turchia.
In base alla vecchia normativa (reg. 401/2006), i controlli sulle micotossine andavano effettuati in base a precisi protocolli di campionamento. E, secondo il reg. 1152/2009 (art.7), le partite di prodotti alimentari non potevano essere importate nell'Ue e andavano distrutte o rispedite nel paese di origine qualora non accompagnate dai risultati del campionamento e delle analisi e dal certificato sanitario che dichiarava accettabili i limiti delle micotossine. Ora, invece, con la nuova legislazione sarà più difficile scoprire le aflatossine mentre il sistema di campionamento continuerà ad essere monitorato. L'attuale frequenza dei controlli, tuttavia, dovrà essere rivista in base al numero e alla natura delle notifiche nel sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi, ai volumi degli scambi, all'esito delle ispezioni dell'Ufficio alimentare e veterinario e ai risultati dei controlli.
Fonte: Il Punto della Coldiretti
Nel dettaglio, ad essere oggetto della nuova legislazione sono: per il Brasile, noci, frutta secca e a guscio, arachidi, arachidi tostate; per l'Egitto, arachidi; arachidi tostate; per l'Iran, pistacchi e pistacchi tostati; per la Turchia, fichi secchi, nocciole, pistacchi, frutta secca e frutta a guscio; pasta di fichi, pasta di pistacchi, nocciole e pistacchi preparati o conservati; nocciole tagliate in pezzi; per gli Stati Uniti, mandorle con guscio o sgusciate, mandorle tostate, frutta secca e frutta a guscio.
Il regime di controlli in atto continuerà comunque ad assicurare un campionamento ed analisi su circa: il 50% dei prodotti provenienti dal Brasile (prima era 100%) e dall'Iran (come nella legislazione precedente); il 20% delle partite dalla Cina ed Egitto (come nella legislazione precedente); il 5% di nocciole e derivati dalla Turchia (prima era il 10%); il 20% di fichi secchi e derivati dalla Turchia; il 50% delle partite di ciascuna categoria di pistacchi e derivati dalla Turchia.
In base alla vecchia normativa (reg. 401/2006), i controlli sulle micotossine andavano effettuati in base a precisi protocolli di campionamento. E, secondo il reg. 1152/2009 (art.7), le partite di prodotti alimentari non potevano essere importate nell'Ue e andavano distrutte o rispedite nel paese di origine qualora non accompagnate dai risultati del campionamento e delle analisi e dal certificato sanitario che dichiarava accettabili i limiti delle micotossine. Ora, invece, con la nuova legislazione sarà più difficile scoprire le aflatossine mentre il sistema di campionamento continuerà ad essere monitorato. L'attuale frequenza dei controlli, tuttavia, dovrà essere rivista in base al numero e alla natura delle notifiche nel sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi, ai volumi degli scambi, all'esito delle ispezioni dell'Ufficio alimentare e veterinario e ai risultati dei controlli.
Fonte: Il Punto della Coldiretti
