Dal campo
L'avocado siciliano conquista i consumatori
Piccinni (Agricola Azzurra): «Garantiamo un prodotto ready to eat come richiesto dai clienti»

L’avocado siciliano è uno dei fiori all’occhiello di Agricola Azzurra, azienda controllata dal Gruppo Orsero impegnata nella valorizzazione delle filiere agroalimentari italiane di alta qualità. Certificato Residuo Zero, il frutto è coltivato sulle pendici dell’Etna, a Giarre (CT), su 50 ettari di superficie particolarmente vocata a questa coltivazione per via delle caratteristiche chimico-fisiche dei terreni in questa zona. Paolo Piccinni, responsabile commerciale dell’azienda, ci offre una panoramica sulla stagione e delle strategie adottate per consolidare il successo di questo prodotto.
"L’avvio della raccolta dell’avocado è determinato dal livello di sostanza secca nel frutto, un indicatore fondamentale per valutarne il contenuto di grassi e le caratteristiche organolettiche", spiega Piccinni a IFN. "Nei nostri standard, il valore corretto è il 23%, quindi l’inizio della stagione varia di anno in anno. Generalmente, nell’areale siciliano la raccolta si svolge tra metà dicembre e fine febbraio".
I volumi produttivi sono in linea con quelli dello scorso anno, ma il calibro risulta essere superiore, anche perché, nonostante le difficoltà climatiche, le piante si adattano sempre meglio all'ambiente. La qualità dei frutti è eccellente e lo dimostra anche la risposta positiva del mercato e l’apprezzamento da parte dei consumatori.

Grazie alla lunga esperienza del Gruppo Orsero in termini di maturazione e know how, il prodotto arriva nei reparti dei neogzi con il giusto grado di maturazione, standard costante e uniforme, nell’ottica di non tradire le aspettative dei consumatori, che si aspettano un certo sapore e consistenza dal prodotto: “Garantire un prodotto ‘ready to eat’, pronto al consumo, è una componente di servizio fondamentale per creare un rapporto di fiducia con le persone che scelgono il nostro prodotto e continuano ad acquistarlo nel tempo”, precisa Piccinni.
Un altro punto di forza è la certificazione Residuo Zero, che assicura un prodotto sano e sicuro dalla pianta alla tavola, ottenuto con un uso ridotto di fitofarmaci, attente pratiche agronomiche e l’ausilio di insetti pronubi, come le api, per favorire l’impollinazione. Questo approccio non solo tutela la salute dei consumatori, ma favorisce la sostenibilità ambientale, in linea con la crescente attenzione del mercato e dell’azienda verso pratiche agricole responsabili.
In questo senso, la partnership in produzione con Piante Faro Società Agricola, che ha un vivaio nelle vicinanze delle aree di impianto, è propedeutica a garantire una produzione certificata Global Gap e GRASP, creando un alto valore aggiunto nel rispetto delle regole e del consumatore, grazie all’agricoltura rigenerativa, a un controllo specializzato e continuo su ogni fase di produzione e all’ottimizzazione delle risorse idriche.

Sempre in un’ottica di sostenibilità, elemento sempre più a cuore ai consumatori, è stato strutturato un magazzino nelle immediate vicinanze della zona di produzione, con macchine calibratrici e confezionatrici. Qui il prodotto già lavorato viene inviato direttamente alla rete del Gruppo Orsero o alla Grande distribuzione organizzata e questo contribuisce ad avere una filiera corta e certificata Residuo Zero dalla fase di produzione a quella di lavorazione, confezionamento e vendita.
Gli avocado vengono commercializzati in vassoi ecopack in peso variabile sotto il marchio Agricola Azzurra e/o a marchio del distributore, oltre che come frutti singoli o in cartoni alveolati da 14, 16 o 18 pezzi. "Attraverso il packaging e la comunicazione nei punti vendita raccontiamo la storia e il territorio di questo prodotto, influenzando positivamente così le percezioni dei consumatori. Abbiamo anche in programma di realizzare attività di marketing rivolte soprattutto alle nuove generazioni, i consumatori di domani”, aggiunge Piccinni.
Data la risposta estremamente positiva del mercato, Agricola Azzurra non si ferma: oltre al lavoro di ricerca & sviluppo e test sul campo, nell’ottica di miglioramento continuo delle produzioni, la realtà sta valutando l’ampliamento verso nuovi terreni o la riconversione di superfici adibite in precedenza ad altre coltivazioni, per far fronte alle crescenti richieste. (gc)
