Mele, Vog: «Volumi gestibili, stime al ribasso»

Il responsabile vendite Klaus Hölzl: «Parare i colpi dell'inflazione»

Mele, Vog: «Volumi gestibili, stime al ribasso»

Che l'esordio della campagna mele sia stato positivo non si può certo dire, ma dopo due mesi di commercializzazione del nuovo raccolto ci sono segnali da leggere per pianificare il cuore della stagione. E la lettura che dà Klaus Hölzl, responsabile vendite del Vog, incontrato da IFN a Fruit Attraction, è che il “primo gennaio lo stock europeo sarà più basso rispetto allo scorso anno”.

Tradotto, la produzione si sta ridimensionando rispetto alle stime di Prognosfruit e la commercializzazione nelle prossime settimane vivrà un'accelerazione dopo che con la Gala il mercato non si è mostrato ricettivo. 

“All'inizio di agosto si parlava di 13milioni di tonnellate in Europa, una cifra alta, poi rivista a 12,2 milioni, un volume che con consumi normali sarebbe stato gestibile – argomenta il manager – Ma anche questo quantitativo è stato rivisto: nei principali Paesi produttori le ultime stime sono al ribasso, l'unica realtà in crescita è quella polacca, ma il grosso della produzione è destinato all'industria e non al mercato fresco. Non ci dobbiamo preoccupare dei quantitativi, sono gestibili, la vera domanda è se il consumatore non taglierà gli acquisti alimentari durante la campagna”.

Una questione indubbiamente centrale. C'è lo scenario economico generale che fa sorgere più di un timore e poi c'è quell'esordio di campagna melicola con la Gala che non ha soddisfatto gli operatori. 

“Le varietà estive hanno sofferto il caldo di luglio e agosto, presentando una qualità non ottimale e una scarsa tenuta – riassume Hölzl – Il consumo in tutta Europa è in calo rispetto allo scorso anno, anche per un'inflazione che corre tra il 10 e il 12%. Su questo si devono concentrare le previsioni: i consumatori taglieranno su vacanze e ristorante, o ridurranno anche i loro acquisti alimentari? Ma torniamo all'apertura della campagna melicola, dicevamo che i consumi non sono stati frizzanti, però c'è stata un'ondata di prodotto immessa sul mercato e che andava smaltita in poco tempo perché non aveva tenuta. Ora abbiamo le varietà autunnali e qui qualità e shelf-life ci consentono di programma una seconda fase della stagione senza problemi. Ecco perché al primo di gennaio dico che avremo meno scorte dell'anno scorso”. 

Il Consorzio Vog opera su più di 70 diversi mercati. “Per ora non possiamo essere soddisfatti perché i prezzi non sono quelli che vorremmo avere: ci servirebbero almeno 15 centesimi in più per far fronte ai costi crescenti in campo e in magazzino, ma non riusciamo a farlo perché la distribuzione priva a limitare tutti gli aumenti. Nei primi due mesi a livello di volumi siamo però contenti dei risultati: lavorando su così tante piazze possiamo compensare le performance dei vari mercati e questo è sicuramente uno dei punti di forza di VOG. Il mercato spagnolo? E' partito bene. Quest'anno dovrebbe assorbire più mele di importazione visto che la produzione locale è stimata in calo del 30-35% - conclude Klaus Hölzl – Ma anche qui vediamo consumi più cauti”.