Novembre mese del … cavolo

Brassicacee: da gennaio, raddoppiano le promozioni. Fino a 22 referenze, aumentano sia sfuso che brand. Picchi di prezzo fino agli 11 €/kg

Novembre mese del … cavolo

Il titolo ironico non vuole solamente sottolineare come l’undicesimo mese dell’anno sia tra i meno brillanti per i consumi di prodotti ortofrutticoli… ma vuole anche evidenziare l’attenzione che la Gdo riserva a questa categoria in autunno.
L’analisi odierna di IFN, condotta a fine novembre nella piazza di Parma su sei insegne, prende in esame un ampio insieme di referenze appartenenti alla famiglia delle brassicacee. La categoria, già oggetto di studio a gennaio, viene osservata nuovamente per valutarne l’evoluzione, in un contesto in cui la profondità assortimentale è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni.
Dal pieno inverno scorso all’autunno attuale,si registra un forte aumento delle attività promozionali, proprio nel mese di novembre, periodo storicamente poco felice per i consumi ortofrutticoli. Le promozioni sono concentrate soprattutto su tre o quattro tipologie di prodotto. Parallelamente, cresce l’incidenza del prodotto sfuso, ma si rafforza anche la presenza di articoli brandizzati, segnale di un investimento crescente da parte dei retailer. I prezzi medi risultano interessanti, soprattutto per le referenze più orientate al servizio o con maggiore capacità attrattiva per il consumatore. Ne emerge un ventaglio di opzioni d’acquisto più simile a quello delle categorie frutticole stagionali che non di quelle orticole.

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La numerica delle referenze resta su livelli elevati, in linea con gennaio: Coop ed Esselunga registrano picchi di 20-22 proposte, seguite da Famila e Conad (12-14), mentre Pam e Lidl si attestano su 8-9 referenze. Nel complesso, il numero di prodotti disponibili non presenta variazioni significative tra le due analisi.
La principale differenza rispetto a gennaio riguarda le promozioni, più che raddoppiate: l’incidenza sull’assortimento complessivo passa infatti dall’11 al 25%. Sembra chiara l’intenzione dei distributori di stimolare i consumi delle brassiche più nel periodo autunnale piuttosto che in inverno inoltrato.

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Cambiamo ora prospettiva, concentrandoci sulle tipologie di prodotto più presenti a scaffale. Cavolo cappuccio e broccolo risultano le referenze con la maggiore profondità assortimentale e con l’incremento più evidente rispetto a gennaio, sia in termini di numerica (da 13 a 15-17 referenze) sia di promozioni (da 1 a 4 e da 3 a 7). Anche cime di rapa e cavolfiore compaiono con buona frequenza, sebbene la leva promozionale risulti significativa solo per il cavolfiore.
La verza è invece la tipologia che mostra una delle crescite più marcate in assoluto, passando da 7 a 10 referenze, e registra anche l’aumento promozionale più rilevante (da 0 a 5). L’assortimento si completa infine con numerose altre proposte, alcune pensate più per offrire servizio o attrattività al cliente, come i mix di rosette di cavolfiore o le varianti di cavolfiore colorato.

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In una categoria così ampia, lo sfuso continua a rappresentare la principale modalità di vendita e, anzi, la sua incidenza sulle referenze rilevate cresce dal 48% di gennaio al 55% di novembre. Tra i prodotti confezionati, le soluzioni in plastica, come sacchetto, busta, flowpack o anche i prodotti filmati risultano generalmente le più diffuse nei punti vendita visitati, ma sono stati osservati anche articoli in vaschette rigide di plastica, principalmente in Esselunga, ed anche in qualche altra insegna.

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L’elevata presenza di prodotto sfuso implica, in genere, anche una forte incidenza di articoli privi di brand. Questa correlazione si conferma anche in questo caso: a novembre, infatti, i prodotti a marchio MDD o IDM rappresentano la quota minore (31%), ma registrano un incremento rispetto a gennaio (23%) nonostante sia aumentata anche l’incidenza del prodotto sfuso.
In Coop si rileva l’assortimento più ampio di prodotti biologici (6 referenze), in continuità con quanto osservato in altre categorie. Il bio trova spazio anche in Esselunga con la MDD (3 referenze), oltre a una presenza marginale in altri tre punti vendita. Anche la MDD convenzionale mostra una numerica rilevante, ma concentrata in soli tre negozi: Coop (4 referenze), Esselunga (5) e Conad (4).

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Sul fronte dei prezzi emerge una media complessiva di circa 3 €/kg, un valore interessante ma poco indicativo perché all’interno delle diverse tipologie e lavorazioni si riscontrano livelli di prezzo molto differenti. È quindi più utile analizzare le categorie principali di prodotto. Tra le più diffuse — cappuccio, verza e cavolfiore — i prezzi medi risultano abbastanza uniformi, intorno ai 2 €/kg, con una variabilità contenuta. Per queste tre tipologie, i valori più elevati si registrano nel prodotto biologico, che nel caso del cavolfiore può arrivare fino a 4 €/kg.

Il broccolo si distingue invece per prezzi medi più alti, prossimi ai 4 €/kg, e per il picco massimo più elevato, che supera i 6 €/kg grazie a una referenza di prima gamma evoluta.

Le altre tipologie hanno un peso minore nel mercato, ma mostrano una maggiore variabilità. Cime di rapa e cavolo nero, ad esempio, raggiungono valori molto alti, così come il mix di rosette: in questi casi i picchi oscillano tra i 10 e gli 11 €/kg nel caso di prima gamma evoluta.

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