Ortofrutta contaminata, record per la Turchia

Il Paese concentra più della metà degli avvisi sanitari

Ortofrutta contaminata, record per la Turchia

Sono state 658 le notifiche ricevute dal Sistema di allerta rapida per alimenti e mangimi (Rasff) durante la campagna 2021/2022 per l’elevata presenza di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli.
La merce segnalata – secondo i dati resi pubblici da Hortoinfo e riportati dalla testata revistamercados.com - era destinata ai Paesi membri dell’Unione Europa e giungeva sia da produttori di Paesi terzi che dagli stessi Stati Europei.

Il record delle segnalazioni appartiene alla Turchia, che tra il 1 settembre 2021 e il 31 agosto 2022, ne ha ricevute 356: un numero che appare molto distanziato rispetto agli altri Paesi elencati dal sistema.

Il prodotto più contaminato sono stati i peperoni, considerato che hanno presentato un numero maggiore di casi di eccessiva presenza di fitofarmaci. Le partite segnalate sono state 85 in totale e in un'alta percentuale dei casi sono andate distrutte al raggiungimento del Confini comunitari.

Nella classifica dei prodotti con elevati residui di fitofarmaci, ai peperoni seguono uva e limoni con 78 casi ciascuno, mentre i mandarini hanno rappresentato un totale di 56 casi. Il resto delle notifiche è stato ben distribuito in prodotti come arance, melograni, pomodori, melanzane, zucchine e altri.

Se la Turchia veste la maglia nera, non è di certo sola nella classifica dei prodotti contaminati. E’ infatti seguita, anche se a lunga distanza, dall’Egitto che registra un totale di 35 casi. Tra gli altri Paesi, L'India ha generato 26 allarmi, l’Uganda 22, la Cina 18, l’Ecuador 14, il Kenya 13, l’ Iran 12, la Spagna 10 e il Madagascar 9 casi; mentre il resto delle segnalazioni sono distribuite in altri Paesi per un totale di 52 origini.

L’articolo specifica come delle dieci notifiche generate dalla Spagna, tre si sono verificate nelle arance, due nella lattuga e un caso è stato rilevato in peperoni, patate, funghi, ceci o spinaci.
Gli ortofrutticoli in arrivo dal Marocco hanno generato sei allarmi per l'eccessiva presenza al loro interno di residui di fitofarmaci, di cui due casi sono corrisposti alle arance, due ai fagiolini, uno al melograno e uno al cetriolo.
In Olanda (Paesi Bassi) è stato rilevato un eccesso di fitofarmaci in tre casi, uno nel peperone, un altro nella zucchina e il terzo nella rucola.