Dal campo
Clementine calabresi, stagione in salita: - 30% a livello produttivo
Gallo (Op Agricor): “Escursioni termiche e siccità penalizzano i volumi”

È partita a inizio ottobre la campagna delle clementine per l’Op Agricor di Corigliano Rossano (Cosenza). Le varietà precoci sono ormai giunte al termine e si sta ora gestendo il passaggio verso il Clementino Spinoso e il Clementino Comune, con cui si affronterà il cuore della stagione. Ma la campagna 2025 non è priva di difficoltà: il clima anomalo e i volumi ridotti stanno pesando sul mercato.
“Le produzioni della Piana di Sibari stanno affrontando una situazione climatica molto instabile – spiega a IFN Natalino Gallo, presidente dell’Op Agricor – si passa dal freddo notturno a temperature quasi estive durante il giorno, con picchi anche di 32 gradi. Queste escursioni termiche hanno scompensato le piante, determinando una prevalenza di calibri medio-piccoli e, purtroppo, una riduzione importante dei volumi”.

Secondo Gallo, la siccità estiva e le temperature altalenanti hanno inciso in maniera significativa sulla pezzatura dei frutti. “Le clementine sono dolcissime, con un grado zuccherino che sfiora i 12° Brix, ma mancano i frutti di grande calibro e questo si traduce in un calo produttivo superiore al 30%, con punte che arrivano anche al 50% in alcune aziende”.
Alle difficoltà produttive si aggiungono quelle economiche. “Il vero problema – prosegue il presidente di Agricor – è la sostenibilità per le prossime stagioni. I costi continuano a crescere, dalle materie prime all’energia, e le quotazioni di mercato attuali sono inferiori di circa il 10% rispetto alla campagna precedente. È una situazione che mette in serio pericolo la tenuta delle aziende agricole”.

Un ulteriore ribasso, avverte Gallo, sarebbe insostenibile: “Non possiamo scendere sotto le attuali quotazioni. Significherebbe compromettere il reddito dei produttori e mettere a rischio la sopravvivenza del comparto. Dobbiamo garantire almeno la copertura dei costi di produzione per tutelare le imprese e il futuro della filiera delle clementine calabresi”.
La stagione delle clementine di Calabria, quindi, si gioca tra qualità organolettica e tenuta economica, con un equilibrio sempre più fragile tra mercato e sostenibilità produttiva.



















