Clementine e mandarini, la Gdo parte in sordina

Referenze e spazi in calo rispetto al 2024, prodotto Igp ancora assente e offerta premium in attesa

Clementine e mandarini, la Gdo parte in sordina

La campagna delle clementine e dei mandarini sta entrando gradualmente nel vivo, anche in Gdo, ma con un assortimento e spazi espositivi più contenuti rispetto allo scorso anno. Il ritardo di circa una settimana nella campagna nazionale, unito alle temperature ancora miti delle ultime settimane, ha spinto i distributori a muoversi con cautela.

È quanto emerge dall’analisi di Italiafruit News, condotta la scorsa settimana su sei insegne nella piazza di Reggio Emilia. Dall’indagine risulta evidente come il prodotto Igp e quello a marchio del produttore non siano ancora entrati pienamente in scena, segnale che la produzione non è ancora pronta a fornire la fascia premium. Al contrario, il biologico si conferma una presenza solida e diffusa, con referenze disponibili in quasi tutti i punti vendita. A dominare, infine, è la provenienza italiana, che ribadisce il ruolo centrale del prodotto nazionale per questa categoria.

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Referenze in calo, Coop ed Esselunga restano al vertice
Coop ed Esselunga si confermano in testa alla classifica per numero di referenze, con sette prodotti a testa. La cooperativa mantiene la stessa offerta dell’anno scorso, mentre la catena lombarda registra un calo di due referenze. In flessione anche Conad, che scende da sette a cinque proposte, mentre restano stabili Eurospar (4), Lidl (5) ed Eurospin (3).

Sul fronte delle promozioni, come spesso accade a inizio campagna, le insegne si mostrano particolarmente dinamiche: in tutti i punti vendita del campione analizzato è stata rilevata almeno una referenza in offerta. Coop guida anche questo indicatore con tre prodotti in promozione, seguita da Eurospar con due, mentre le altre catene si fermano a una referenza ciascuna.
Da segnalare, rispetto allo scorso anno, il netto calo della promozionalità per Lidl, passata da quattro a una referenza, e per Esselunga, che scende da due a una.

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Spazi espositivi più contenuti: cresce la prudenza della Gdo
Passando all’analisi degli spazi espositivi, espressi in metri quadrati complessivi, il quadro rispecchia in buona parte quello del numero di referenze. Coop ed Esselunga si confermano al vertice con 7 mq ciascuna, mentre Conad registra una contrazione da 7 a 5 mq, allineandosi a Lidl, stabile sullo stesso valore rispetto all’anno precedente. Situazione invariata anche per Eurospar ed Eurospin, che si attestano rispettivamente su 4 e 3 mq. Nel complesso, la media generale risulta in lieve calo, passando da poco meno di 4 mq a circa 3 mq.

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Analizzando lo spazio medio dedicato a ciascuna referenza, emerge un’ulteriore contrazione rispetto al 2024. Il calo è imputabile soprattutto a Conad, che ha più che dimezzato la superficie destinata per prodotto e, in misura minore, a Coop ed Eurospin. Queste ultime, insieme a Esselunga — che ha invece mantenuto invariati i propri spazi per referenza — risultano le insegne con la maggiore superficie assegnata per prodotto. Variazioni marginali per Eurospar, in leggero aumento, e per Lidl, in lieve diminuzione.

In sostanza fra referenze e spazi emerge, nel confronto con lo scorso anno, maggiore prudenza sia in termini di referenze inserire che di spazi assegnati, probabilmente dettata da una domanda non ancora ricettiva, oltre al fatto che nella settimana considerata, le temperature erano tutto fuorché autunnali sia perché quest’anno essendo la campagna in ritardo, ci sono meno volumi disponibili.

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Biologico in crescita, Igp in attesa
Analizzando le tipologie di prodotto emergono conferme e alcune variazioni rispetto all’anno precedente. Il prodotto standard — ovvero la clementina di produzione integrata senza foglie — si mantiene tra le 2 e le 3 referenze per punto vendita. In netta flessione, invece, l’offerta di prodotto Igp, presente nel 2024 in quattro insegne e oggi disponibile solo da Lidl. Una riduzione spiegabile sia con la settimana di rilevazione leggermente anticipata rispetto allo scorso anno, sia con un ritardo di circa una settimana nella campagna attuale.

L’affogliato resta un “must” dell’assortimento, proposto in tutti i punti vendita ad eccezione dei discount. Il biologico, a differenza di quanto rilevato in molte altre categorie, continua a rappresentare un asset importante per clementine e mandarini: è presente in tutte le insegne tranne Eurospin, confermando il trend dello scorso anno. Coop si distingue in questo segmento, passando da due a tre referenze, mentre Esselunga riduce di una unità. La catena lombarda si conferma inoltre l’unica a mantenere a scaffale il prodotto “a residuo zero”.

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Packaging: lo sfuso domina, ma cresce la vendita a collo
Lo sfuso si conferma la tipologia di confezionamento presente in tutti i punti vendita analizzati, a testimonianza della sua centralità nell’assortimento. La rete resta tuttavia la soluzione più diffusa, con l’unica eccezione di Eurospin, che ha scelto di puntare in modo deciso sulla vendita a collo: due delle sue tre referenze complessive rientrano infatti in questa categoria, in linea con la strategia di valorizzare la convenienza, tipica di questo formato. Anche Lidl segue la stessa impostazione, con due referenze a collo.

Tra i supermercati tradizionali, Esselunga è l’insegna che spinge maggiormente su questa tipologia di confezionamento, con due referenze dedicate, seguita da Coop con una. Conad ed Eurospar, invece, non propongono alcuna referenza a collo, scelta coerente con la riduzione degli spazi osservata nella rilevazione.

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Il fatto che la campagna sia ancora in una fase di assestamento emerge chiaramente anche dall’attuale prevalenza di prodotti “neutri”, privi cioè di marchio del distributore o del produttore. Rispetto allo scorso anno si registra una contrazione significativa delle referenze a marchio del produttore, praticamente assenti in Conad, Esselunga, Eurospar e Lidl. Coop rappresenta l’unica eccezione, mostrando una lieve crescita in questo segmento.

Sul fronte delle Mdd si osserva una leggera flessione: Coop, Conad ed Esselunga perdono una referenza ciascuna, mentre Eurospar resta stabile. Lidl segna un incremento, seppur legato al prodotto biologico, mentre Eurospin conferma la propria scelta strategica di non presidiare questo segmento, almeno per il momento.

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Prezzi variabili e origine 100% italiana
Infine, l’analisi dei prezzi — suddivisi per le tre principali tipologie, standard, affogliato e biologico — offre un quadro coerente con la fase iniziale della campagna. Il prezzo medio complessivo si attesta poco sotto i 3 euro al chilo, con lo standard che registra i valori più bassi, complice la maggiore incidenza delle promozioni. L’affogliato raggiunge punte di 4 euro al chilo, mentre, come prevedibile, il biologico si posiziona nella fascia più alta, con un massimo superiore ai 5 euro e una media di poco inferiore ai 4, fino a un minimo di 3 euro al chilo. Dati che evidenziano una forte variabilità, la più marcata tra le tre categorie considerate.

Per quanto riguarda la provenienza, non si è resa necessaria una rappresentazione grafica: tutte le referenze rilevate risultano infatti di origine italiana, segno di un inizio campagna ancora fortemente incentrato sul prodotto nazionale, con la Spagna momentaneamente fuori dal quadro dell’offerta. (bf)

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Ha collaborato Fabrizio Pattuelli