Attualità
CURIOSO SONDAGGIO: UNO SVIZZERO SU 4 NON FARA' MAI LA SPESA DA LIDL. MIGROS L'INSEGNA PREFERITA

Tra i consumatori svizzeri l’insegna meno amata è Lidl. Lo riporta il domenicale “Sonntag”, che cita un’inchiesta condotta su un campione di 1.000 persone dall’agenzia di ricerche di mercato Marketagent.com.
Alla domanda “Esiste un negozio dove non andresti mai a fare la spesa?”, il 25,2% degli intervistati ha risposto “Lidl”. Al secondo posto, con il 21,5%, Aldi. Più staccata la Otto’s, che con l'11,9% si piazza in terza posizione.
Al contrario, tra i negozi più amati si impone la Migros (53,3%), davanti alla Coop (31.3%).
La pessima immagine del discounter tedesco è dovuta, soprattutto, a recenti scandali sulla gestione del personale, emersi in seguito alle denunce di diversi ex-dipendenti che lamentavano pratice associabili al mobbing. La direzione di Lidl, che non ha voluto commentare i risultati, dice però di essere soddisfatta dall’evoluzione delle vendite in Svizzera, anche se alla fine del 2011 si era parlato dell’abbandono del mercato svizzero da parte del retailer tedesco dovuto agli scarsi incassi. In media lo scontrino svizzero sarebbe infatti di 35 franchi (circa 30 euro), contro i 60 euro del resto d’Europa, oltre ad una generale incapacità di attirare clientela e la forte concorrenza dei prezzi di Coop e Migros.
L’inchiesta ha toccato anche il tema del turismo della spesa. I risultati mostrano che ben il 41% degli svizzeri si reca oltre confine a fare acquisti e ben il 90% degli intervistati dichiara di essere intenzionato a spendere all’estero nei prossimi 12 mesi in maniera uguale o maggiore allo stesso periodo appena passato.
Fonte: GDO Week
Alla domanda “Esiste un negozio dove non andresti mai a fare la spesa?”, il 25,2% degli intervistati ha risposto “Lidl”. Al secondo posto, con il 21,5%, Aldi. Più staccata la Otto’s, che con l'11,9% si piazza in terza posizione.
Al contrario, tra i negozi più amati si impone la Migros (53,3%), davanti alla Coop (31.3%).
La pessima immagine del discounter tedesco è dovuta, soprattutto, a recenti scandali sulla gestione del personale, emersi in seguito alle denunce di diversi ex-dipendenti che lamentavano pratice associabili al mobbing. La direzione di Lidl, che non ha voluto commentare i risultati, dice però di essere soddisfatta dall’evoluzione delle vendite in Svizzera, anche se alla fine del 2011 si era parlato dell’abbandono del mercato svizzero da parte del retailer tedesco dovuto agli scarsi incassi. In media lo scontrino svizzero sarebbe infatti di 35 franchi (circa 30 euro), contro i 60 euro del resto d’Europa, oltre ad una generale incapacità di attirare clientela e la forte concorrenza dei prezzi di Coop e Migros.
L’inchiesta ha toccato anche il tema del turismo della spesa. I risultati mostrano che ben il 41% degli svizzeri si reca oltre confine a fare acquisti e ben il 90% degli intervistati dichiara di essere intenzionato a spendere all’estero nei prossimi 12 mesi in maniera uguale o maggiore allo stesso periodo appena passato.
Fonte: GDO Week
