Attualità
IL MERCATO DELLA IV GAMMA FATICA A CAMBIARE MARCIA …. CON UMBERTO GALASSINI – AMMINISTRATORE DELEGATO DI BONDUELLE ITALIA

Della Casa – Dott. Galassini, il primo quadrimestre è stato quanto mai riflessivo per la IV gamma. Non solo non si riesce a trasferire il maggior costo delle materie prime sul prodotto finito ma anche i volumi nel complesso non sono dinamici. Come vedete in ottica attuale e prospettica l'evoluzione del mercato?
Galassini – E' proprio così; il nostro mercato soffre perché vi è una competizione serrata sia alla produzione che fra le insegne distributive per cui la tensione sul prezzo è fortissima e la leva promozionale sempre più utilizzata. Malgrado non vi sia possibilità di aumentare i listini, come per il prodotto di prima gamma per effetto della carenza di offerta, la domanda stenta ed è concentrata negli heavy consumer che hanno ancora un po' alzato l'acquisto medio, mentre si rarefà sui basso consumanti e sui consumatori occasionali, con una conseguente riduzione della frequenza d'acquisto. Il risultato era però prevedibile, poiché è quanto già successo in Francia diversi anni fa. Il mercato dei prodotti servizio non si sviluppa con il prezzo ma con l'innalzamento del valore percepito a cui potrebbe concorrere in modo decisivo la marca che, però, è ora schiacciata sotto il peso della private label. Abbiamo condotto un'analisi sull'elasticità della domanda al prezzo per il nostro brand e non possiamo alzare ulteriormente il differenziale se non riducendo in modo significativo gli acquisti. In chiave prospettica non ci aspettiamo grandi miglioramenti nel breve periodo poiché la tensione competitiva è troppo forte. Ci auguriamo, almeno, che si possano elevare gli standard del prodotto al consumo per favorire lo sviluppo della domanda.
Della Casa - Proprio su questo fronte, visto anche il ruolo che ricopre come Coordinatore della sezione IV gamma di AIIPA, a che punto siamo con l'iter della nuova legislazione e con l'aumento della shelf life del prodotto di un giorno; come Amministratore Delegato di Bonduelle, infine, cosa bolle in pentola nella sua azienda?
Galassini – Il decreto è fermo a Bruxelles; speravamo di avere il via libera nel primo trimestre ma dovremo attendere almeno giugno. Vi è qualche impiccio sull'origine della materia prima, che qualche stato membro vorrebbe indicata per singolo componente nei mix, malgrado le evidenti barriere tecniche per una sua realizzazione; qualche problema anche sulle temperature che non sono garantibili da tutti gli operatori con conseguenti tentativi di bloccare il processo di sviluppo del provvedimento. Attendiamo perciò la piena operatività della nuova normativa per assicurare standard lungo la filiera più stringenti così da garantire la nuova durata al prodotto con una filiera più evoluta e meglio controllata. In questo contesto si inserisce il nuovo capitolo della comunicazione di Bonduelle, basato sul grande tema della sostenibilità e delle sue declinazioni che vogliamo comunicare come assi portanti da tempo della nostra strategia di sviluppo aziendale.
Copyright Italiafruit
Galassini – E' proprio così; il nostro mercato soffre perché vi è una competizione serrata sia alla produzione che fra le insegne distributive per cui la tensione sul prezzo è fortissima e la leva promozionale sempre più utilizzata. Malgrado non vi sia possibilità di aumentare i listini, come per il prodotto di prima gamma per effetto della carenza di offerta, la domanda stenta ed è concentrata negli heavy consumer che hanno ancora un po' alzato l'acquisto medio, mentre si rarefà sui basso consumanti e sui consumatori occasionali, con una conseguente riduzione della frequenza d'acquisto. Il risultato era però prevedibile, poiché è quanto già successo in Francia diversi anni fa. Il mercato dei prodotti servizio non si sviluppa con il prezzo ma con l'innalzamento del valore percepito a cui potrebbe concorrere in modo decisivo la marca che, però, è ora schiacciata sotto il peso della private label. Abbiamo condotto un'analisi sull'elasticità della domanda al prezzo per il nostro brand e non possiamo alzare ulteriormente il differenziale se non riducendo in modo significativo gli acquisti. In chiave prospettica non ci aspettiamo grandi miglioramenti nel breve periodo poiché la tensione competitiva è troppo forte. Ci auguriamo, almeno, che si possano elevare gli standard del prodotto al consumo per favorire lo sviluppo della domanda.
Della Casa - Proprio su questo fronte, visto anche il ruolo che ricopre come Coordinatore della sezione IV gamma di AIIPA, a che punto siamo con l'iter della nuova legislazione e con l'aumento della shelf life del prodotto di un giorno; come Amministratore Delegato di Bonduelle, infine, cosa bolle in pentola nella sua azienda?
Galassini – Il decreto è fermo a Bruxelles; speravamo di avere il via libera nel primo trimestre ma dovremo attendere almeno giugno. Vi è qualche impiccio sull'origine della materia prima, che qualche stato membro vorrebbe indicata per singolo componente nei mix, malgrado le evidenti barriere tecniche per una sua realizzazione; qualche problema anche sulle temperature che non sono garantibili da tutti gli operatori con conseguenti tentativi di bloccare il processo di sviluppo del provvedimento. Attendiamo perciò la piena operatività della nuova normativa per assicurare standard lungo la filiera più stringenti così da garantire la nuova durata al prodotto con una filiera più evoluta e meglio controllata. In questo contesto si inserisce il nuovo capitolo della comunicazione di Bonduelle, basato sul grande tema della sostenibilità e delle sue declinazioni che vogliamo comunicare come assi portanti da tempo della nostra strategia di sviluppo aziendale.
Copyright Italiafruit



















