“Il Perfetto Frutto Gourmet”: Pera dell’Emilia-Romagna IGP tra Horeca, benessere e consumatori

A Bologna presentati progetto, campagna media e scenario produttivo

“Il Perfetto Frutto Gourmet”: Pera dell’Emilia-Romagna IGP tra Horeca, benessere e consumatori

È stato presentato ieri, nel capoluogo emiliano, “Il Perfetto Frutto Gourmet”, il nuovo progetto del Consorzio di tutela della Pera dell’Emilia-Romagna IGP dedicato al canale Horeca. Un’iniziativa che punta a ridefinire il ruolo della pera nella ristorazione e, allo stesso tempo, a rafforzare l’identità di un comparto che negli ultimi anni ha dovuto affrontare una crisi senza precedenti. La mattinata bolognese ha riunito produttori, chef, istituzioni e stakeholder in un racconto corale di rinascita, a testimonianza di come la filiera stia reagendo elevando qualità, creatività e comunicazione.

Un frutto che rinasce: il progetto per l’Horeca
“Il Perfetto Frutto Gourmet” rappresenta una delle operazioni più ambiziose lanciate dal Consorzio negli ultimi anni. Sei Ambassador – chef, mixologist e pasticceri – hanno dato vita a dodici ricette originali che interpretano le otto varietà della Pera dell’Emilia-Romagna IGP in chiave contemporanea. Dai piatti di Michele Bacilieri (Cucina Bacilieri, Ferrara) e Tommaso Zoboli (Patrizia, Modena), ai cocktail di Salvatore Amato e del bartender Mattia Tubita (I Conoscenti, Bologna), passando per la cucina di mare di Jacopo Ticchi (Da Lucio, Rimini), fino alla sperimentazione dolce di Stefano Guizzetti (Ciacco Lab, Parma e Milano) e Federico Zappalà (142 Restaurant, Milano), il risultato è una mappa del gusto che attraversa territori, produzioni e sensibilità differenti.

Gli chef presenti all'evento rappresentanti dei ristoranti, da sinistra: Cucina Bacilieri (Ferrara), Patrizia (Modena), I Conoscenti (Bologna), Da Lucio (Rimini), Ciacco Lab (Parma e Milano) e 142 Restaurant (Milano)

Un modo per portare la pera fuori dalla narrazione classica: non più soltanto un frutto, ma un ingrediente versatile capace di ispirare la ristorazione e, con essa, nuovi consumi.
“Una giornata molto importante – ha sottolineato il presidente del Consorzio, Giuliano Donati – dopo un’annata ottima per l’IGP, con un incremento delle richieste di certificazione. L’indicazione geografica è una leva potente: comunica eccellenza e tutela una filiera regionale che rimane una delle più rilevanti in Italia. È un messaggio che dobbiamo trasferire con ancora più forza al consumatore”.

UNAPera: quattro anni di strategia per rilanciare il comparto
Il progetto si innesta in un percorso più ampio di rilancio intrapreso da UNAPera. “Siamo partiti quattro anni fa con l’obiettivo di ridare slancio alla filiera – ha ricordato Adriano Aldrovandi, presidente dell’associazione UNAPera– e oggi l’IGP rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Racconta un territorio, le persone e i valori che rendono questo prodotto unico”.
Aldrovandi ha sottolineato come le nuove iniziative mirino non solo a consolidare i consumatori attuali, ma anche ad avvicinare target tradizionalmente meno coinvolti, in particolare i più giovani, che secondo le ultime rilevazioni stanno mostrando segnali di ritorno verso questo frutto.

Adriano Aldrovandi, presidente dell’associazione UNAPera e Giuliano Donati, presidente del Consorzio della Pera dell'Emilia-Romagna IGP

Numeri in chiaroscuro: crolla la produzione, cresce la certificazione
Durante l’incontro, il direttore di Opera e membro del comitato direttivo UNAPera, Manuel Manfredi, ha presentato un quadro produttivo che conferma la profondità della crisi degli ultimi anni.
Secondo i dati elaborati da UNAPera e CSO Italy, la produzione nazionale di pere si è dimezzata rispetto al periodo 2015-2018, passando da 728.000 a 365.000 tonnellate nel quadriennio 2019-2025. La situazione è ancora più netta in Emilia-Romagna, storicamente la regione guida: da 494.000 a 226.000 tonnellate (-54%).
Parallelamente, crescono le importazioni, ormai oltre le 120.000 tonnellate, mentre – e qui arriva il segnale positivo – la superficie certificata IGP è aumentata in modo significativo: da 700 ettari nel 2016/2017 agli attuali 3.600.

Manuel Manfredi, direttore di Opera e membro del comitato direttivo UNAPera

Un contesto di luci e ombre che rende ancor più strategica l’azione di posizionamento e comunicazione
“La pera è un frutto fantastico ma ancora troppo legato a un target maturo. Dobbiamo ampliare il pubblico, far capire che è la perfetta compagna di benessere in ogni momento della giornata”.
Così Luca Pagliacci, coordinatore della comunicazione del Consorzio, ha presentato la nuova campagna cross mediale avviata il 16 novembre e attiva fino a gennaio, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna. La strategia copre tv, radio, digital e stampa, con oltre 700 tra spot da 10 e 15 secondi e contenuti brandizzati nelle fasce orarie di maggior ascolto.
Partnership mirate porteranno la Pera IGP all’interno di programmi di punta come “Avanti un Altro” su Canale 5 con Paolo Bonolis e Luca Laurenti e “Affari Tuoi” su Rai 1 con Stefano De Martino. La pianificazione si completa con presenze nelle principali radio nazionali e su piattaforme editoriali dedicate al food e al benessere. Il messaggio è sintetico e incisivo: la pera fa bene, è buona, ed è perfetta per tutti, in ogni momento della giornata. Un racconto che mira a restituire contemporaneità al frutto, intercettando stili di vita dinamici, famiglie giovani, consumatori attenti al wellness.

Luca Pagliacci, coordinatore della comunicazione del Consorzio

Chi mangia la frutta in Italia? I dati NielsenIQ
La fotografia dei consumi arriva dalla ricerca NielsenIQ per Alegra, illustrata da Claudia Iannarella, responsabile marketing di Valfrutta Fresco.
“La frutta resta centrale nella dieta degli italiani, soprattutto per le donne (54%) e per gli over 65, che da soli rappresentano il 26% del totale dei consumi. Calano invece le percentuali tra i 35-44enni (sotto il 15%) e tra gli under 14, pur con un campione ridotto. Interessante la dinamica delle frequenze: tra i 25-34enni quasi il 40% mangia frutta almeno una volta al giorno, ma solo il 21% più volte al giorno. Al contrario, negli over 65 la frequenza multipla supera il 49%”.
La pera, in particolare, mostra una forte adesione nei segmenti maturi: è molto apprezzata dalle famiglie senza figli e dai responsabili d’acquisto over 55, che costituiscono il target principale. Ma, ed è un dato strategico, per il 13% degli intervistati rappresenta il frutto preferito”.

Claudia Iannarella, responsabile marketing di Valfrutta Fresco

A chiudere la giornata è stato Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, che ha ricordato come la Pera IGP dell’Emilia-Romagna sia un “prodotto simbolo” dell’ortofrutta regionale.
La Regione sostiene l’AOP UNAPera con l’obiettivo di raddoppiare la produzione certificata e raggiungere almeno il 35% della produzione totale, accompagnando questo percorso con investimenti rilevanti nella protezione degli impianti. Il progetto “Frutteti Protetti”, che ha beneficiato di oltre 70 milioni di euro, prevede contributi fino al 70% per le coperture anti-calamità, considerate decisive per garantire continuità produttiva in un contesto climatico sempre più instabile.

Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura

La giornata bolognese ha mostrato con chiarezza un comparto che, pur segnato da anni difficili, sta trovando nuove strade per ripartire: innovazione nei mercati, rafforzamento dell’identità territoriale, creatività nella ristorazione, comunicazione più moderna e dati sui consumi che lasciano intravedere nuovi margini di crescita.