Il riscaldamento non lascia scampo alle mele tradizionali inglesi

Il Royal Botanic Garden alla ricerca di sostituti

Il riscaldamento non lascia scampo alle mele tradizionali inglesi

Le mele tradizionali inglesi (Egremont russet, Nonpareil e le renette arancioni Cox) potrebbero essere destinate alla scomparsa. La colpa? Ancora una volta del clima.
Come riporta un articolo del The Guardian, le ore di freddo non sono sufficienti perché gli alberi rimangano dormienti in inverno e conservino sufficiente energia per la crescita dei frutti. 

La sperimentazione verso frutti diversi da quelli attualmente coltivati è già iniziata. Gli scienziati del Royal Botanic Garden stanno facendo ricerca in tre diverse direzioni: un terzo degli alberi piantati sono varietà storiche che crescevano già negli orti georgiani, un terzo sono nuove varietà che necessitano in minor misura di temperature fredde durante l’inverno e l’ultima parte di alberi proviene da Paesi caldi come il Sudafrica. Le varietà vincenti saranno quelle che avranno il miglior raccolto alle attuali temperature di Londra.

Le varietà di melo tradizionali prima citate necessitano di una temperatura al di sotto dei 6 C° ma al di sopra dello zero per circa 1.000 ore all'anno. Per ora la varietà più osservata dagli scienziati inglesi è la Gala neozelandese, che necessita ‘solo’ di 600 ore di raffreddamento ovvero di un clima più similare a quello attuale londinese. In fase di test anche la Fuji giapponese, che necessita di 400 ore di freddo.

Gli scienziati inglesi sperano di ottenere raccolti statisticamente significativi delle nuove varietà entro tre anni per condividere i risultati preliminari con il settore. Ma non è certo che queste nuove varietà possano rappresentare la soluzione: “Potremmo scoprire che non abbiamo un inverno abbastanza secco per queste varietà – spiegano gli scienziati - Ecco perché è un esperimento, perché il Sud Africa non ha il clima umido che abbiamo noi. Quindi dipenderà dall'ambientamento a temperatura e umidità".

Nel frattempo, molti produttori hanno deciso di estirpare i loro frutteti sia a causa del clima ma anche per sopperire la mancanza di manodopera. La problematica potrebbe non essere limitata alle mele, considerato che anche pere e ribes nero soffrono del cambiamento climatico.