«Patate, un trend in crescita da due anni»

Con il venditore D’Antonio una panoramica sul prodotto all’ingrosso

«Patate, un trend in crescita da due anni»

Che le referenze povere abbiano ormai raggiunto prezzi record lo avevamo già scritto nei giorni scorsi (clicca qui per approfondire) e ora abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Ci arriva da Costantino D’Antonio, venditore per Agribologna al Caab di Bologna, che ci ha fatto una panoramica sui prodotti patate e cipolle.

“Escludendo questi ultimi giorni caratterizzate da temperature record, in cui i consumatori preferiscono acquistare altri prodotti, sono circa due anni che assisto ad un trend di crescita per le patate” spiega D’Antonio a IFN.
Che continua: “Se inizialmente questi tuberi costavano 0,65 euro al chilogrammo, oggi raggiungono anche punte di 1,30 euro al chilo”.

Il venditore è sceso poi nel dettaglio dei singoli prodotti: “In queste ultime settimane abbiamo venduto le patate nostrane della varietà Primura (prodotte nelle zone di Castenaso e Budrio) a circa 1 euro al chilogrammo. Si tratta di una patata novella a pasta gialla, riconosciuta tra i prodotti Dop, una vera e propria eccellenza del territorio. Tutte le nostre patate ci vengono fornite dal produttore Paolo Magri, che le coltiva da oltre 60 anni”.
E aggiunge: “Da settembre potremo contare anche sulla vendita delle patate viola, le cosiddette Vitelotte, che commercializzeremo intorno a 3 euro al chilogrammo. Sono patate gourmet molto utilizzate dagli chef per la particolarità del loro colore, sono più piccole delle altre e molto pregiate”. A completare il campionario delle patate, ci sono anche i tuberi francesi a buccia rossa e pasta gialla: “le distribuiamo intorno a 1,30 euro al chilogrammo”.

D'Antonio sottolinea come ci sarebbe anche la disponibilità del prodotto pugliese (in particolare da Polignano) ma che “non conviene scaricare perché, viste le temperature, è troppo alto il rischio che i prodotti arrivino rovinati”.

D’Antonio conclude la panoramica con un riferimento alle normative europee. “Da due anni a questa parte non si possono fare più di tre trattamenti antigermoglio sulle patate. Dal momento  questa misura serviva per proteggerle dagli insetti (come i ferretti, ndr), ora è probabile che tendano a germogliare di più”.

Venendo alle cipolle, in questo momento è necessario fare molta attenzione alle temperature per evitare fenomeni di marcescenza. “Allo stesso tempo non si possono conservare in frigorifero per evitare che si carichino di unmidità”, sottolinea D’Antonio. 
La varietà predominante in questo momento è la cipolla dorata italiana, che viene commercializzata su 1,30 euro/kg, seguita da quella bianca tunisina - che si assesta su 1,20 euro - e quella egiziana rossa piatta, su 1 euro al chilo. Si tratta in tutti i casi di cipolle dal calibro medio 40/60.