Pesca di Leonforte IGP, il bio consolida una filiera sostenibile

I trasformati, come pesche sciroppate e conserve, offrono valore aggiunto, estendendo la stagionalità del prodotto

Pesca di Leonforte IGP, il bio consolida una filiera sostenibile

La seconda giornata del press tour dedicato alla Pesca di Leonforte IGP ha portato la stampa specializzata al centro del territorio ennese, dove la coltivazione di questo frutto rappresenta da decenni un modello di agricoltura identitaria.
Un’area che oggi guarda con sempre maggiore interesse al biologico, considerato un percorso naturale di crescita per una produzione già sostenibile per tradizione.
Riconosciuta nel 2010 con l’Indicazione Geografica Protetta, la Pesca di Leonforte si distingue per la maturazione tardiva (da agosto a novembre) e per una tecnica produttiva unica: l’insacchettamento dei frutti direttamente sull’albero.
Questa pratica, nata negli anni Settanta per difendere le piante dagli attacchi della mosca mediterranea, prevede l’utilizzo di sacchetti di carta pergamenata che proteggono la pesca dagli insetti e dagli agenti atmosferici, riducendo quasi del tutto l’uso di fitofarmaci. Il risultato è un frutto sano, dal profumo intenso e dalla polpa croccante, riconosciuto per la qualità costante e per l’assenza di residui chimici.

Giovanni Trovati dell'azienda agricola Samperi

A Leonforte si crede anche nel bio
Nel territorio IGP, accanto alle aziende convenzionali, ci sono anche le produzioni in biologico, valorizzando ulteriormente il legame tra sostenibilità e qualità. Tra queste spicca l’azienda agricola Samperi, guidata da Giovanni Trovati, che ha adottato il metodo bio già negli anni ’90.
“Abbiamo sempre creduto in un percorso virtuoso – spiega Trovati –. La nostra azienda è biologica da oltre trent’anni e oggi dedichiamo circa 4 ettari alla Pesca di Leonforte IGP. La scelta del bio è una continuità naturale con la filosofia di questo territorio: produrre bene, nel rispetto dell’ambiente e delle persone”.
Oltre alla produzione di frutti freschi, Samperi ha sviluppato una gamma di trasformati che valorizzano la pesca anche fuori stagione: conserve, succhi e una pesca sciroppata che mantiene inalterati profumo, croccantezza e carnosità della polpa.

Tradizione, territorio e sostenibilità
Il press tour ha messo in evidenza come l’equilibrio tra ambiente, innovazione e tradizione agricola sia il tratto distintivo dell’areale di Leonforte.
I produttori locali, riuniti sotto la tutela del Consorzio, continuano a custodire pratiche agronomiche storiche – come l’insacchettamento manuale tra giugno e metà luglio – che consente di ottenere frutti di elevata qualità senza ricorrere a interventi invasivi. Le visite in campo e le degustazioni organizzate nel corso della giornata hanno permesso di apprezzare le caratteristiche organolettiche del prodotto e la capacità del territorio di fare sistema tra aziende, istituzioni e trasformatori.