Dal campo
Quando la qualità fa squadra: Del Monte e Spreafico insieme per il futuro dell’ortofrutta
Dalla produzione alla distribuzione, un progetto che mette al centro valore, sostenibilità e soddisfazione del consumatore

A pochi passi dall’Arco della Pace di Milano, ieri pomeriggio Del Monte e Spreafico hanno presentato a stakeholder e operatori del settore un progetto destinato a segnare un passaggio importante per il mercato ortofrutticolo italiano. La nuova partnership tra il colosso internazionale della produzione e una delle principali realtà familiari italiane nasce con un obiettivo preciso: creare valore in un mercato fortemente frammentato, dove la competizione si gioca ancora troppo spesso sul prezzo invece che sulla qualità. Un’alleanza fra due aziende solide, complementari e in crescita, che scelgono di collaborare non per necessità, ma per visione strategica, con l’ambizione di rendere più efficiente e integrata la filiera dell’ortofrutta, sotto il segno del prodotto di alta qualità.

Il contesto: un mercato frammentato e competitivo
A coordinare i lavori è stato il nostro direttore Roberto Della Casa, che ha esordito tracciando il quadro del mercato ortofrutticolo italiano: “Un sistema contraddistinto da un’elevata frammentazione, tanto nella produzione quanto nella distribuzione. Infatti, a oltre 5.000 fornitori che approvvigionano giornalmente e vendono in modo autonomo si contrappone la Gdo, con i primi 20 gruppi distributivi superano di poco il 30% di market share e con 100 si esplora il 98% dello stesso. Che dire poi delle marche, quando sia per frutta che per verdura oltre il 50% degli intervistati cita come prima marca ricordata “non so”, per cui a tanti bollini corrispondono poche marche, meno di 10 con notorietà spontanea superiore al 10%, fra cui Del Monte”.
“In questa filiera molto frammentata – ha proseguito il nostro direttore – ricca di rendite di posizione, dove si genera poco valore, il vissuto dell’ortofrutta si sta evolvendo dal prodotto da prezzo al prodotto da soddisfazione, tanto che - per l’ortofrutta - si cambia negozio non per il prezzo o la comodità ma per la qualità della proposta”.

Anche il rapporto fra gusto e salute i sta spostando verso il primo anche per prodotti come le banane le cui proprietà nutrizionali sono note ai più.
“In questo scenario – ha analizzato Della Casa – il mercato dei due prodotti simbolo per Del Monte, ananas e banane, ha avuto andamenti contrapposti negli ultimi 5 anni: le banane sono cresciute sia in termini di quantità e, ancor più di valore, sebbene con prezzi in aumento di un terzo rispetto all’inflazione misurata nell’ortofrutta. Discorso opposto per l’ananas, dove a una diminuzione dei volumi consumati, anche per difficoltà di approvvigionamento del prodotto, ha corrisposto una analoga tendenza nei valori con prezzi in debolissimo aumento”.

Due eccellenze che si incontrano
La parola è poi passata ai dirigenti, che hanno illustrato i punti di connessione tra due realtà apparentemente lontane: un player globale e una grande azienda familiare.
Gianpaolo Renino, Senior Vice President Fresh Del Monte Europe & Africa, ha raccontato il percorso di evoluzione dell’azienda: “Produciamo ananas in tre continenti e abbiamo una leadership riconosciuta su questo prodotto. Abbiamo continuato a lavorare sulla qualità e sulla segmentazione: oggi la gamma comprende cinque referenze – Del Monte Gold, Via Aerea, Honey Glow, l’Original e la Carbon Zero. Questa attenzione all’evoluzione del gusto ci ha premiato sia in Europa che negli Stati Uniti. Anche nel settore banana stiamo puntando sulla ricerca della qualità, con quattro referenze: la classica, la bio, quella con banderola in carta e la nuova premium Honey Glow, che sta registrando risultati molto incoraggianti.”
Renino ha sottolineato come l’obiettivo sia “concentrarsi su ciò che sappiamo fare meglio, ovvero produrre”. Da qui la decisione di fare sistema con “un’azienda riconosciuta per serietà e capacità commerciale sul mercato nazionale”. “Perché non unire le forze – ha aggiunto – e valorizzare le rispettive competenze per fare le cose in modo diverso? È una visione che ha entusiasmato entrambe le parti. Siamo convinti che da questa partnership trarranno beneficio innanzitutto i clienti finali, che troveranno un’offerta ancora più adatta alle loro esigenze.”

Una visione comune per un nuovo modello di filiera
A completare la visione espressa da Renino è stato l’intervento di Raffaele Spreafico, Amministratore delegato di Spreafico, che ha illustrato la filosofia alla base dell’azienda e il significato strategico della collaborazione con Del Monte: “Siamo parte della seconda generazione di una classica azienda familiare italiana, che concentra oltre il 90% del proprio business nel nostro Paese. Il nostro fil rouge è la costruzione di un prodotto di qualità, sviluppando filiere attente non solo alla qualità, ma oggi anche alla sostenibilità sociale e ambientale.”
Spreafico ha sottolineato come “solo puntando su prodotti di valore si possa rispondere alla frammentazione del settore, che troppo spesso porta a una competizione basata esclusivamente sul prezzo, senza creare valore per l’intera filiera.” Proprio seguendo questa logica, l’azienda ha potenziato la propria capacità distributiva e stretto partnership strategiche in grado di far crescere il business in modo coerente con i propri principi.
“Nel caso specifico – ha spiegato – né Del Monte né Spreafico perderanno la propria identità. La nostra forza risiede nella distribuzione, nella gestione e nella vendita del prodotto, ambiti in cui la nostra rete commerciale si integra perfettamente con la loro eccellenza produttiva.”

Una partnership operativa e già proiettata al futuro
Dalle parole dei manager emerge un aspetto tutt’altro che scontato nel panorama italiano: questa è una partnership fra due realtà solide, entrambe in crescita, non un’alleanza nata per superare una fase di difficoltà – come spesso accade – ma un progetto fondato su una visione comune e su competenze complementari. L’obiettivo è affrontare un mercato complesso come quello italiano mettendo a valore le rispettive eccellenze, grazie a un management capace di tradurre la strategia in azione concreta.
“La collaborazione è nata da alcuni incontri conoscitivi ed è poi proseguita con grande naturalezza – ha spiegato Claudio Perini, direttore operativo di Spreafico –. C’è stata una sintonia immediata, e una volta messi al tavolo i team, il progetto ha preso forma rapidamente. È già operativo: abbiamo iniziato con l’ananas via aerea e presto entreremo nel vivo con le banane. Operativamente la sinergia funziona molto bene: la nostra rete, capillare su tutto il territorio nazionale, ci consente, per esempio di servire oltre 150 clienti nei mercati all’ingrosso senza dimenticare la Gdo. Integrare il prodotto di qualità Del Monte nella nostra offerta è stato un passo naturale.”
Sulla stessa linea, Stefano Polidori, Amministratore delegato di Del Monte Italia, ha aggiunto: “Banane e ananas restano il nostro core business, ma negli ultimi anni abbiamo ampliato la gamma introducendo altre referenze richieste dal mercato, come kiwi, lattuga iceberg, kaki mela, mango e melone. Siamo eccellenti nella produzione, ma avevamo bisogno di un partner di primo piano nella distribuzione, capace di soddisfare la domanda in modo coerente e di sviluppare i volumi. Spreafico è senza dubbio il partner naturale.”
La collaborazione vede quindi da un lato un produttore globale con una forte competenza nella coltivazione e dall’altro un distributore di riferimento sul mercato nazionale: una situazione “win-win” che consente, come ha sottolineato Perini, di “ottimizzare la filiera in ogni suo aspetto, un fattore cruciale per prodotti di largo consumo come banane e ananas”. Sul piano commerciale sarà Spreafico a guidare le operazioni, con una serie di incontri congiunti con i clienti per presentare il nuovo corso.

“I primi riscontri da parte dei mercati e dei distributori sono stati estremamente positivi – ha confermato Raffaele Spreafico –. È chiaro a tutti che questa partnership nasce per migliorare ulteriormente la qualità della fornitura e creare valore per l’intera filiera.”
Al momento, le categorie del fresh cut e dei berries, così come i prodotti trasformati Del Monte, restano escluse dall’accordo. Sul fronte marketing e comunicazione non è previsto un marchio congiunto, ma si punterà a valorizzare l’esperienza operativa di Spreafico nel trade marketing, adattandola alle linee strategiche di Del Monte, che negli ultimi anni ha costruito la propria immagine attorno al legame tra frutta, sport e salute. “I nostri team di marketing e comunicazione – ha evidenziato il management – stanno già lavorando insieme per mettere a sistema le rispettive competenze e definire una strategia ancora più efficace.”
Un modello di collaborazione per il futuro del settore
La partnership tra Del Monte e Spreafico rappresenta un esempio concreto di come il settore ortofrutticolo possa evolvere verso una filiera più integrata, efficiente e orientata al valore. In un mercato dove la competizione globale richiede dimensioni, visione e solidità, l’unione tra un marchio internazionale e una realtà italiana radicata nel territorio mostra la via di un nuovo modello di sviluppo: collaborare per crescere, innovare per distinguersi, costruire valore condiviso lungo tutta la catena, dal campo al consumatore. (bf)
Nella foto di apertura da sinistra: Stefano Polidori, Amministratore delegato di Del Monte Italia e Raffaele Spreafico, Amministratore delegato di Spreafico Gianpaolo Renino, Senior Vice President Fresh Del Monte Europe & Africa e Claudio Perini, direttore operativo di Spreafico



















