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Summit fragola a Cesena: «La Spagna perde credibilità, approfittiamone» [VIDEO]
Buone chance per il prodotto italiano nei prossimi giorni. Il resoconto, le nuove cultivar
Come anticipato la settimana scorsa da Italiafruit News, si è tenuto a Gattolino di Cesena (Fc) il consueto incontro tecnico con visita guidata sulla "fragola in coltura protetta" organizzato da Cra-Frf e New Plant di Forlì, Crpv di Cesena. L'incontro tecnico, annualmente svolto nell'ambito del Progetto Liste Varietali del Ministero e della Regione Emilia Romagna, mira ad informare i partecipanti sul comportamento di nuove varietà e selezioni costituite nell'ambito dei progetti di breeding italiani, pubblici e privati.
Ad introdurre e moderare l'incontro Walther Faedi, già direttore di Cra-Frf. Sono intervenuti anche Ronnie Campidelli (Agrintesa), Antonio Baglioni (Apofruit), Matteo Birolli (Apo Scaligera), Arnaldo Moretti (Az. Agr. F.lli MorettI), Gianluca Baruzzi e Pierluigi Lucchi (Cra-Frf), Alessio Martinelli (Civ), Michele Montanari (New Fruits).

Sulla ricerca varietale Faedi ha riassunto: "Non abbiamo ancora una varietà pienamente soddisfacente dal punto di vista sia organolettico che produttivo. È opportuno, quindi, che ogni azienda scelga le varietà in maniera strategica per ottenere sui mercati il maggior risultato economico"
Ronnie Campidelli
Antonio Baglioni
Matteo Birolli

E su questo tema è tornato anche Faedi. "Non siamo mai stati capaci di farci pagare la qualità e di certo non ci aiuta sicuramente avere fragole anonime dal punto di vista del marketing. La fragolicoltura in Romagna è in calo da anni in quanto è quasi del tutto incentrata su varietà molto produttive, ma caratterizzate da un limitato sapore dei frutti".
Pierluigi Lucchi ha presentato le varietà sviluppate del CRA di Forlì. "Le più interessanti sono sicuramente Brilla, con una produttività vicina ad alba ed un colore rosso brillante per tutta la raccolta, Garda, con frutto consistente ed apprezzata precocità e PIR5, notevole in dolcezza e consistenza, ma con una bassa produttività".
Le novità provenienti dal programma curato dal Civ sono state presentate da Alessio Martinelli. "A varietà consolidate come Clery e Dely, si sono aggiunte Joly, Primy e Jeny, che hanno dei nomi adatti al mercato francese. Inoltre, segnaliamo anche Aprica, con ottima produttività e serbevolezza, e Sibilla, con qualità simile a Clery e Joly".
Gianluca Baruzzi ha illustrato le selezioni ottenute nell'ambito dei progetti di miglioramento genetico coordinati da CRA-FRF.
Per il cesenate, con riferimento la varietà Alba, si sono evidenziate:
Per i programmi del metapontino, con riferimento la varietà Candonga, si sono evidenziate:
Per i programmi nel veronese, con riferimento la varietà Eva, vanno menzionate:
Baruzzi ha poi terminato evidenziando che negli ultimi due anni si sono selezionati, in tutte le località, nuovi materiali genetici caratterizzati da frutti con diversa intensità di composti aromatici. Si ritiene che tipo di frutto possa dare ai produttori un'opportunità in più in quanto molto apprezzati dai consumatori.
Ad introdurre e moderare l'incontro Walther Faedi, già direttore di Cra-Frf. Sono intervenuti anche Ronnie Campidelli (Agrintesa), Antonio Baglioni (Apofruit), Matteo Birolli (Apo Scaligera), Arnaldo Moretti (Az. Agr. F.lli MorettI), Gianluca Baruzzi e Pierluigi Lucchi (Cra-Frf), Alessio Martinelli (Civ), Michele Montanari (New Fruits).
Faedi: campagna diversa dal 2014. Si aprono spiragli per il prodotto italiano
Prima della presentazione delle varietà, Faedi ha colto l'occasione per fare il punto della campagna attuale. "È stata un'annata diversa rispetto al 2014, caratterizzato da scarso freddo invernale (soprattutto a gennaio e febbraio) e da una notevole precocità, con alcune varietà entrate in produzione molto in anticipo (anche di 10-12 giorni) rispetto al 2015. Quest'anno, in Romagna, si è avuto il doppio delle ore con temperature al di sotto dello zero. Ciò ha avuto un effetto sul comportamento delle varietà che necessitano di un medio-elevato fabbisogno di ore di freddo invernale: alcune, ad esempio Garda, stanno avendo una performance superiore a quella dell'anno scorso".
Walther Faedi
Faedi ha sottolineato anche come l'avverso andamento climatico di inizio primavera, soprattutto in marzo, ha comportato un ritardo delle produzioni di molte aree meridionali, che ad aprile si sono sovrapposte sul mercato a quelle dell'Italia del Nord penalizzando il prezzo di vendita. "A fare l'ago della bilancia, tuttavia, è il prodotto spagnolo, soprattutto all'estero. Adesso l'offerta spagnola – continua Faedi – si sta esaurendo, creando degli spiragli importanti per il prodotto italiano".Sulla ricerca varietale Faedi ha riassunto: "Non abbiamo ancora una varietà pienamente soddisfacente dal punto di vista sia organolettico che produttivo. È opportuno, quindi, che ogni azienda scelga le varietà in maniera strategica per ottenere sui mercati il maggior risultato economico"
Campidelli (Agrintesa): la Gdo sta facendo passi avanti nel riconoscimento della qualità
Ronnie Campidelli (Agrintesa) si è trovato d'accordo con l'analisi di Faedi, entrando più nel merito degli aspetti commerciali. "Dopo l'ondata di prodotto spagnolo, il mercato ora richiede un prodotto di buona qualità ma anche sano e questo è un punto critico per tutta la gestione della filiera: dalla raccolta al consumo. La Gdo sta facendo passi avanti nel riconoscimento della qualità, ma non riesce ancora a comprendere totalmente quanto questa qualità costi alla produzione". Campidelli ha concluso esprimendo una prospettiva positiva per le prossime due settimane.
Ronnie CampidelliBaglioni (Apofruit): la Spagna ha perso credibilità sulla qualità del prodotto
Un ottimismo mostrato anche da Antonio Baglioni (Apofruit). "In Germania e Svizzera, le fragole locali sono leggermente in ritardo e questo crea un'opportunità per noi. La Spagna, qualitativamente, ha perso credibilità e questo va a nostro vantaggio. Tuttavia, rimane la problematica delle ammaccature sui frutti, che non sono assolutamente tollerate, indipendentemente dal grado zuccherino, perché sintomo di un prodotto troppo fragile. Quindi, la scelta della varietà e della tecnica di raccolta è fondamentale per valorizzare la qualità del prodotto sui mercati".
Antonio BaglioniBirolli (Apo Scaligera): qualità significa soprattutto shelf-life
Matteo Birolli (Apo Scaligera) ha puntualizzato il concetto di qualità. "Per noi significa anche shelf-life. L'anno scorso, infatti, il prodotto spagnolo veniva spesso preferito a quello italiano proprio perché durava di più nel punto vendita. Questo ci ha costretto ad adattarci, dovendo eliminare delle varietà che non erano soddisfacenti per consistenza della polpa e quindi per shelf-life dopo la raccolta, magari anche a scapito della qualità organolettica".
Matteo BirolliMoretti: ok la qualità, ma va riconosciuta ai produttori
Arnaldo Moretti, padrone di casa, è intervenuto a rappresentare direttamente i produttori. "È giusto parlare di produzioni mirate alla qualità, a patto che questa ci venga riconosciuta. Le stesse fragole che oggi sono al top del mercato per la qualità non possono essere utilizzate come termine di paragone, perché si tratta di piccole produzioni e le nicchie non fanno testo. Qui abbiamo costi diversi rispetto al Sud e dobbiamo far tornare i conti con le rese produttive. Le colpe? Forse non riusciamo a valorizzare adeguatamente il prodotto, soprattutto al momento della commercializzazione".
Arnaldo Moretti (a sinistra) e Walther Faedi (a destra)
E su questo tema è tornato anche Faedi. "Non siamo mai stati capaci di farci pagare la qualità e di certo non ci aiuta sicuramente avere fragole anonime dal punto di vista del marketing. La fragolicoltura in Romagna è in calo da anni in quanto è quasi del tutto incentrata su varietà molto produttive, ma caratterizzate da un limitato sapore dei frutti".
Le nuove selezioni
Michele Montanari ha illustrato le varietà provenienti dal miglioramento genetico condotto da New Fruits. "Alina, Thelma NF102R e Louise NF109R sono le novità commerciali più recenti, mentre sono in dirittura d'arrivo anche AuraNF149, che migliorerà la qualità di Alba, e Tea ed Olimpia NF638, che miglioreranno la qualità di Roxana. Tra le rifiorenti c'è Malga".Pierluigi Lucchi ha presentato le varietà sviluppate del CRA di Forlì. "Le più interessanti sono sicuramente Brilla, con una produttività vicina ad alba ed un colore rosso brillante per tutta la raccolta, Garda, con frutto consistente ed apprezzata precocità e PIR5, notevole in dolcezza e consistenza, ma con una bassa produttività".
Le novità provenienti dal programma curato dal Civ sono state presentate da Alessio Martinelli. "A varietà consolidate come Clery e Dely, si sono aggiunte Joly, Primy e Jeny, che hanno dei nomi adatti al mercato francese. Inoltre, segnaliamo anche Aprica, con ottima produttività e serbevolezza, e Sibilla, con qualità simile a Clery e Joly".
Gianluca Baruzzi ha illustrato le selezioni ottenute nell'ambito dei progetti di miglioramento genetico coordinati da CRA-FRF.
Per il cesenate, con riferimento la varietà Alba, si sono evidenziate:
- FC 30.8: frutti di buona consistenza e grado Brix, con forma allungata e regolare
- FC 181.5/181.6: molto precoci, addirittura 4-5 giorni prima di Alba. Sono molto produttive (le uniche a superare i 600/700 grammi raccolti finora a pianta). In tunnel la qualità non è elevata, così come consistenza e resistenza della polpa
- FC 104.1: unica rifiorente (carattere day neutral) , con frutti di peso medio, ma costante lungo tutto il periodo di raccolta.
Per i programmi del metapontino, con riferimento la varietà Candonga, si sono evidenziate:
- PIR 79.6 e PIR 75.8: con risultati produttivi molto soddisfacenti e con una lunga shelf-life e alti contenuti zuccherini, simili a quelli rilevati sui frutti di Candonga.
Per i programmi nel veronese, con riferimento la varietà Eva, vanno menzionate:
- APO 2: per superiori caratteristiche produttive e di consistenza della polpa rispetto ad Eva;
- APO 1: appare interessante anche per il cesenate. Ottima shelf-life, soprattutto nel mantenimento della colorazione rosso brillante. Valori medi di consistenza e grado Brix;
- FC 15: selezionata a Cesena, ma più interessante nel veronese per la elevata produttività. E' suscettibile ai marciumi soprattutto nei periodi piovosi e poco luminosi.
Baruzzi ha poi terminato evidenziando che negli ultimi due anni si sono selezionati, in tutte le località, nuovi materiali genetici caratterizzati da frutti con diversa intensità di composti aromatici. Si ritiene che tipo di frutto possa dare ai produttori un'opportunità in più in quanto molto apprezzati dai consumatori.




















