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Viaggio in Cile, dove esportare frutta è una vocazione [REPORTAGE]
Risorse naturali e spirito di aggregazione: è una potenza mondiale. Dati e previsioni
![Viaggio in Cile, dove esportare frutta è una vocazione [REPORTAGE]](/upload/legacy/santiago-cile-panorama-ifn.jpg)
Comincia il viaggio di Italiafruit News in Cile. Come anticipato qualche settimana fa, a partire da oggi Vi proporremo degli approfondimenti sui uno dei Paesi più importanti nell'export mondiale di frutta che Italiafruit ha avuto il piacere di visitare recentemente.
Tanti climi, tante produzioni ed una barriera fitosanitaria naturale
Il Cile è un Paese unico dal punto di vista geografico e paesaggistico e questa sua unicità si riflette anche nei frutti che offre al mondo intero:
Per fugare ogni (lecito) dubbio sulla stagionalità dei prodotti cileni e facilitare la comprensione di tutte le informazioni a riguardo, è giusto ricordare che il Cile, essendo nell'emisfero sud, produce ed esporta in contro-stagione rispetto a noi ed ai suoi principali mercati di destinazione. Ecco un rapido specchietto delle principali produzioni:




Vigneti di uva da tavola. Sullo sfondo, la catena montuosa delle Ande: una fantastica costante nei paesaggi agricoli cileni.
In apertura dentro: una veduta di Santiago de Chile, la capitale
Copyright 2015 Italiafruit News
Tanti climi, tante produzioni ed una barriera fitosanitaria naturale
Il Cile è un Paese unico dal punto di vista geografico e paesaggistico e questa sua unicità si riflette anche nei frutti che offre al mondo intero:- la zona settentrionale, da cui provengono avocado, agrumi ed uva da tavola, è caratterizzata dal deserto Atacama;
- la zona centrale, quella in cui si trova la capitale Santiago de Chile, ha un clima decisamente mite ed è "avvolta" ad ovest dall'Oceano Pacifico e ad est dalle Ande. Qui, avviene la maggior parte delle produzioni frutticole (kiwi, piccoli frutti, drupacee e pere);
- le regioni a sud, quelle più vicine al Polo, mostrano un clima antartico, ideale per la produzione di mele, lamponi e piccoli frutti.
Per fugare ogni (lecito) dubbio sulla stagionalità dei prodotti cileni e facilitare la comprensione di tutte le informazioni a riguardo, è giusto ricordare che il Cile, essendo nell'emisfero sud, produce ed esporta in contro-stagione rispetto a noi ed ai suoi principali mercati di destinazione. Ecco un rapido specchietto delle principali produzioni:

Un sistema produttivo vocato all'export
Quella del Cile è un'autentica vocazione per l'export. Parliamo del primo esportatore di frutta fresca dell'emisfero sud e che a livello mondiale primeggia in uva da tavola e ciliegie. Attualmente, si stima che 82 milioni di persone in tutto il mondo vengano raggiunte da frutta cilena ogni giorno ed i prodotti ottengono un riscontro positivo sia dai clienti che dai consumatori finali. Nel 2013, la frutta fresca costituiva il 32% del totale dell'export agricolo cileno, con volumi aumentati di 10 volte in poco più di 30 anni (261.000 tonnellate nel 1980, più di 2,3 milioni oggi).
In Europa il 27% dei volumi esportati
I principali mercati di destinazione della frutta cilena sono Nord America (34%), Europa (27%) e Sud America (22%), senza considerare la crescita costante del mercato asiatico. Nella stagione 2013/2014 si è registrato un calo significativo dei volumi esportati in Europa, a causa di una gelata avvenuta nel settembre 2013 che ha interessato praticamente tutte le produzioni, in particolare mele e kiwi. In termini assoluti, mele, uva da tavola, kiwi ed avocado sono i prodotti più esportati nel Vecchio Continente.In Italia pere, kiwi e mele. Livorno porto d'ingresso
Il 44% delle spedizioni va in Olanda, centro di smistamento per il resto d'Europa. In Italia attualmente arriva solo il 6% della frutta esportata dal Cile, ma è una percentuale che tenderà a crescere nei prossimi anni. Pere, kiwi e mele costituiscono il 72% della frutta che importiamo dal Cile ed il principale punto d'ingresso nel nostro mercato è il porto di Livorno (65% del volume totale).
Le attese per la stagione attuale
Nella stagione 2014/2015, anche l'export cileno sarà interessato, seppur indirettamente, dagli effetti dell'embargo russo, in particolare per le mele. In linea di massima, per i prodotti principali sono attesi volumi in ripresa rispetto alla scorsa stagione, quella falcidiata dalla gelata del 2013. Le campagne di ciliegie e mirtilli sono volte al termine e sono disponibili già i primi dati definitivi:- per le ciliegie, si registra un aumento dei volumi del 45% rispetto alla scorsa stagione: raggiunto il nuovo record di 99.461 tonnellate. Un risultato inaspettato ad inizio stagione, a causa delle piogge che avevano colpito la produzione nella prima fase (novembre e dicembre).
- per i mirtilli, il volume esportato raggiunge le 91.000 tonnellate, corrispondenti ad un +20% sulla scorsa campagna e ad un +5% rispetto al 2012/2013, tra le stagione più produttive.

Vigneti di uva da tavola. Sullo sfondo, la catena montuosa delle Ande: una fantastica costante nei paesaggi agricoli cileni.
In apertura dentro: una veduta di Santiago de Chile, la capitale
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