Dal campo
VIP, il cavolfiore di montagna che conquista il mercato italiano
Kurt Ratschiller: “La qualità e la distintività restano i nostri punti di forza”

Volge al termine la campagna del cavolfiore VIP, che ancora una volta conferma un trend positivo ormai consolidato. A fare il punto è il direttore commerciale Kurt Ratschiller, che parla di un bilancio soddisfacente: “Quest’anno abbiamo messo a segno complessivamente 3.150 tonnellate di cavolfiore bianco, per una campagna iniziata a giugno e che stiamo concludendo in questi giorni. Si tratta di quantitativi importanti per un’ortiva, che ci danno grande soddisfazione, perché il cavolfiore VIP è ormai riconosciuto, nel periodo estivo-autunnale, come punto di riferimento sul mercato italiano, sia nella Gdo sia nei mercati all’ingrosso, grazie alla qualità che riusciamo a garantire”.

La stagione, tuttavia, non è stata priva di ostacoli, soprattutto dal punto di vista climatico: “Le aspettative iniziali erano buone, ma le colture estive dipendono molto dal meteo. A luglio abbiamo avuto un’estate piovosa, con temperature scese fino a 10 gradi, che hanno rallentato la maturazione e di conseguenza il raccolto. Poi il gran caldo successivo ha accelerato i tempi. In un’annata normale l’offerta è più lineare, mentre quest’anno ci siamo trovati con forti disallineamenti. Una variabile complessa da gestire, perché la conservazione del prodotto non può superare qualche settimana. Nonostante ciò, siamo – con un buon product-management - riusciti a gestire anche questa situazione e a garantire ai nostri soci produttori remunerazioni soddisfacenti”.

Il successo del cavolfiore VIP si fonda su un processo di valorizzazione che parte dalla qualità intrinseca del prodotto, favorita da un ambiente di coltivazione unico. “Con il cavolfiore raggiungiamo altitudini fino a 1.500 metri – spiega Ratschiller –. È qui che questo ortaggio acquisisce caratteristiche distintive: compattezza del capolino, colore brillante, croccantezza e shelf life prolungata. I nostri produttori, circa un centinaio, sono ormai veri specialisti della coltura: raccolgono nelle prime ore del mattino e portano subito il prodotto negli stabilimenti di lavorazione, come quelli di ALPE a Lasa, OVEG a Prato dello Stelvio e MEG in Val Martello. La filiera è altamente specializzata e questo ci viene riconosciuto dal mercato, anche sul fronte del packaging, con la nostra caratteristica confezione Val Venosta colore avana con le due coccinelle simbolo del marchio”.

La campagna appena conclusa, nonostante le difficoltà, consolida così la reputazione del cavolfiore VIP come prodotto di qualità e di riferimento per il mercato nazionale. Una conferma che premia il lavoro dei produttori e il percorso di specializzazione avviato negli ultimi anni. “La soddisfazione dei nostri soci e il riconoscimento dei consumatori – conclude Ratschiller – sono il segnale che stiamo andando nella giusta direzione. Il nostro obiettivo resta quello di valorizzare al massimo questo prodotto, facendo della qualità e della distintività i nostri punti di forza”.
