Attualità
World Food Moscow: pochi europei, visitatori in calo
Nord Africa e Paesi Arabi hanno preso il posto del vecchio continente nella rassegna chiusa ieri
Effetto embargo su World Food Moscow, che ha chiuso ieri i battenti: nel padiglione dedicato all'ortofrutta gli espositori europei sono praticamente spariti dalla scena, a parte una rappresentanza belga e greca, mentre gli italiani sono rimasti pochi (cliccare qui per leggere). Questa l'analisi dallo stand di Assomela-From, che era presidiato da Nicola Zanotelli e Giulia Montanaro.
L'impressione è che vi sia stato un calo di visitatori: la mancanza di europei ha ridotto l’interresse per la fiera "anche se, come Assomela e From gli incontri non sono mancati", spiegano.
“L'embargo difficilmente si risolverà nel breve periodo, l’umore in fiera non era dei migliori. E a peggiorare ulteriormente il quadro c'è il problema della crisi economica russa, con una forte carenza di liquidità tra gli operatori locali”.
Una fiera in cui, per la parte legata all'ortofrutta, sono cambiati gli equilibri: via gli europei, in aumento espositori e operatori arabi, nordafricani, sudamericani. "Gli arabi sono diventati forti, i Paesi del Nord Africa, in primis il Marocco, avevano stand di grande impatto ed hanno proposto davvero tanti prodotti; anche la Serbia si è presentata in grande spolvero: cercano fortuna dove i colleghi europei colpiti dall'embargo non possono più averne".



















