Avocado, il superfrutto che conquista nuove tavole

L’Italia tra i mercati emergenti: il 31% delle famiglie già lo acquista

Avocado, il superfrutto che conquista nuove tavole

In occasione di Fruit Attraction, la World Avocado Organisation (WAO) ha presentato un’analisi sul mercato dell’avocado, con un focus particolare sull’Italia, dove il consumo di questo frutto sta vivendo una crescita interessante ma con ampi margini di sviluppo. Per approfondire il tema, l’organizzazione ha collaborato con Nigel Parrott, consulente di ricerca specializzato in FMCG, che ha messo in luce dati e tendenze emersi da recenti studi sui consumatori.

Italia: ampio appeal, chiare opportunità
In Italia, l’avocado è ancora una novità relativa: oggi lo acquista circa un terzo delle famiglie, il 31% almeno una volta all’anno. Un dato positivo, ma che indica quanto spazio ci sia ancora per crescere ulteriormente. Difatti, insieme al Portogallo, l’Italia viene considerata un mercato “giovane”, dove l’obiettivo è ampliare la platea di consumatori e stimolare nuove occasioni di consumo grazie a campagne mirate. 

In Italia, la fascia d’età più numerosa che consuma avocado è costituita dagli under 35 anni senza figli. I consumatori dichiarano di conoscere in parte la zona di coltivazione dell'avocado, ma ritengono che l'origine influisca sulla qualità.
Le occasioni di consumo, si concentrano a pranzo e a cena, mentre la colazione, nel weekend, si trasforma spesso in un brunch dove l’avocado diventa protagonista.
Le modalità di consumo più comuni non sorprendono: sul pane tostato, in insalata, come contorno, nel panino o in guacamole. La preferenza va agli avocado già maturi e al guacamole pronto: il 66% degli acquirenti ne compra almeno una volta a settimana. A guidare la scelta ci sono due motivazioni principali: salute e gusto. Non a caso, i “grassi buoni” dell’avocado sono uno degli argomenti più convincenti, seguiti dal suo apporto di vitamine, minerali e fibre.

"Ora che comprendiamo le sfumature della situazione in Italia, possiamo comunicare attivamente con i consumatori, sia su stampa locale, piattaforme social che direttamente nei negozi. Il nostro obiettivo è educare e ispirare la sperimentazione di diverse varianti di ricette per rendere l’avocado sempre più presente nella dieta mediterranea di tutto i giorni", commenta Zac Bard, Presidente della World Avocado Organisation.
Un aspetto cruciale, sottolinea Nigel Parrott, riguarda invece la percezione della maturazione del frutto: “Molti consumatori esitano ad acquistare avocado perché temono che non sia maturo al punto giusto e di doverlo buttare. Serve più informazione su questo. Allo stesso tempo, il messaggio dei ‘grassi buoni’ funziona ovunque in Europa: è un valore universale che unisce i consumatori.”

Le prospettive: sostenibilità e stabilità dell’offerta
Parallelamente alla crescita della domanda, la WAO e i suoi membri stanno lavorando per rendere la filiera sempre più sostenibile. Tecniche come l’irrigazione di precisione e il monitoraggio digitale permettono di ridurre sensibilmente il consumo d’acqua – in alcuni casi fino al 43%.
La sfida per i prossimi anni sarà garantire una fornitura costante e di alta qualità lungo tutto l’anno, trasformando l’avocado da sfizio occasionale a scelta quotidiana. Per questo motivo stanno entrando in gioco nuove aree di produzione, dall’Africa (Zimbabwe, Mozambico, Tanzania, Angola, Marocco) fino al Guatemala, così da diversificare l’offerta e stabilizzarla nei diversi periodi dell’anno.

“Si tratta – conclude Zac Bard – di costruire una categoria resiliente e sostenibile, capace di servire sia i consumatori che le comunità agricole.” (bf)

Fonte: ufficio stampa World Avocado Organisation