Cornelio, Born to be a Star: nel 2026 il peperone premium si rilancia su tutti i fronti

Enrico Bucchi: “Questa è la vera filiera del peperone corno italiano: con i nostri partner gestiamo il prodotto dalla genetica al punto vendita”

Cornelio, Born to be a Star: nel 2026 il peperone premium si rilancia su tutti i fronti

Mercoledì sera, nella cornice di Tenuta Chiaramonte a Ragusa, Valfrutta Fresco – il “laboratorio di innovazione” del Gruppo Alegra specializzato nelle referenze premium – ha riunito produttori e partner per il Cornelio Day, l’appuntamento annuale dedicato al peperone dolce italiano Cornelio, progetto esclusivo e asset strategico della marca. Una serata pensata per condividere visioni, risultati e nuove prospettive, ma soprattutto per valorizzare il ruolo dei produttori che, con competenza e impegno quotidiano, rappresentano il cuore pulsante della filiera del peperone a corno italiano.

Enrico Bucchi, direttore generale di Valfrutta Fresco

Il titolo scelto per l’evento – “Cornelio, Born to be a Star” – ha sintetizzato lo spirito della serata: raccontare l’evoluzione di un prodotto che negli anni ha costruito un’identità distintiva e che oggi si prepara a compiere un nuovo salto di qualità grazie a una filiera forte, coesa e orientata all’innovazione.  Ed è proprio da qui che si inserisce il contributo di Enrico Bucchi, direttore generale di Valfrutta Fresco, che ha spiegato a IFN visione e traiettoria del progetto Cornelio: “È stata una bella serata, partecipata da tanti produttori, nella quale abbiamo avuto l’occasione per raccontare la visione alla base di quella che considero la vera filiera del peperone a corno”. Una filiera integrata sottolinea, “perché gestita interamente da un’unica realtà, Valfrutta Fresco, insieme a partner di grande spessore”. Tra questi Enza Zaden, “fondamentale nello sviluppo varietale, con Salvatore Gaglione e Carmelo Iacono che hanno raccontato le ultima novità”, Agri2000net, “che ha offerto un quadro tecnico sulla produzione e sulle attività di filiera”, e il Campus Biomedico di Roma, rappresentato da Laura De Gara, con cui l’azienda sta collaborando “per approfondire le evidenze scientifiche sulla digeribilità, elemento distintivo del nostro Cornelio”.

Salvatore Gaglione e Carmelo Iacono, Enza Zaden

Un aspetto, quest’ultimo, che merita attenzione. Pubblicare claim nutrizionali è infatti un percorso noto per complessità e costi. “È una sfida impegnativa alla quale però non vogliamo sottrarci — spiega Bucchi —. Siamo incoraggiati da studi che mostrano come Cornelio sia in grado di contenere gli effetti anti-digestivi responsabili del rifiuto da parte di tanti consumatori. Per questo proseguiamo con decisione in questa direzione”.

Il direttore entra poi nel merito delle prospettive commerciali: “Operiamo su una superficie di 40 ettari e il nostro obiettivo è armonizzare le produzioni per garantire costanza e qualità per dodici mesi all’anno. È una sfida complessa, perché il peperone a corno è molto sensibile agli sbalzi termici, ma questo non ci spaventa. Abbiamo competenze e visione commerciale per gestire al meglio anche questa caratteristica intrinseca del peperone corno. Continuiamo a lavorare in questa direzione: il prodotto sta crescendo e sta generando valore per tutta la filiera”.

Un successo confermato dalla risposta del mercato: “Chi prova Cornelio difficilmente torna agli altri peperoni” osserva Bucchi. “La nostra strategia di mantenere un prezzo costante lungo tutta la campagna, come fanno i brand strutturati, è apprezzata anche dalle catene, e non è un caso che Cornelio sia entrato in PL di prestigio”. Una dinamica che impone di consolidare la base produttiva: “Partiamo dalla Sicilia, ma il progetto si sta ampliando in Veneto, Lazio e anche in Romagna”.

“Cornelio è senza dubbio uno dei prodotti di punta di Valfrutta Fresco, riconosciuto per la sua dolcezza naturale, la consistenza croccante e la resa costante su scala commerciale, ma oggi sentiamo la necessità di fare uno step ulteriore” afferma Claudia Iannarella, responsabile marketing di Valfrutta Fresco. “Dalla nostra analisi è emerso chiaramente come esistano importanti margini di crescita all’interno di una categoria poco presidiata ma in evidente espansione, come quella del peperone. Con Cornelio abbiamo tutte le carte in regola per fare la differenza, perché racchiude caratteristiche premium — colori vividi, polpa soda, buccia sottile e grande versatilità in cucina — in un mix capace di coniugare salute, gusto ed emozione”.

Claudia Iannarella, responsabile marketing di Valfrutta Fresco

“Per questo stiamo evolvendo Cornelio, lavorando a un posizionamento più contemporaneo, capace di parlare a target diversi e di comunicare con chiarezza i plus del prodotto”, prosegue Iannarella. Il nuovo approccio punta su una segmentazione in quattro personalità distintive, pensate per ampliare le occasioni di consumo e rafforzare la riconoscibilità a scaffale, elemento fondamentale per attrarre il consumatore.

Il progetto di sviluppo si articolerà attraverso un piano integrato che unirà comunicazione digitale, attività in-store, influencer marketing e materiali dedicati, con l’obiettivo di aumentare notorietà, rotazione e penetrazione in Gdo. “Stiamo costruendo un percorso che valorizza Cornelio e allo stesso tempo rafforza l’identità di Valfrutta Fresco — sottolinea — perché crediamo che questo prodotto abbia tutte le potenzialità per diventare virale e per trascinare l’intera categoria”.

La manager entra poi nel cuore del progetto: “Il packaging completamente rinnovato e molto impattante, che presenteremo in anteprima a Macfrut, rappresenta un pilastro della nostra nuova strategia, perché è il primo punto di contatto con il consumatore. È un lavoro nato dai nostri punti di forza e costruito pensando ai nostri clienti: Cornelio resta Valfrutta, ma avrà una veste tutta sua. Vi sveleremo tutto fra qualche mese”. (lg)