Ecuador, allerta Fusarium nel comparto bananicolo

Individuato un focolaio: rafforzate le misure di biosicurezza e dichiarata l’emergenza fitosanitaria

Ecuador, allerta Fusarium nel comparto bananicolo

In Ecuador scatta l’allerta per il Fusarium R4T, una delle principali minacce per la coltivazione delle banane a livello mondiale, in assenza di controlli chimici efficaci e di varietà commerciali resistenti. Il patogeno è stato individuato dopo il completamento delle analisi di laboratorio e dei protocolli diagnostici ufficiali.
La notizia, riportata da portalfruticola.com, riguarda un focolaio che potrebbe potenzialmente colpire banane, platani e altre musaceae.

Richard Salazar, direttore esecutivo di Acorbanec, ha definito il Fusarium R4T una minaccia reale e latente per l’intero settore bananicolo. «Non esistono soluzioni chimiche né varietà tolleranti o resistenti: per questo la biosicurezza è fondamentale», ha dichiarato, sottolineando come il Paese si stesse preparando da anni a questo scenario.

Secondo le informazioni ufficiali, il focolaio è stato rilevato in un’azienda agricola di circa sette ettari, dove sono state immediatamente attivate le misure di eradicazione previste. È stato inoltre avviato un monitoraggio intensivo in un raggio superiore ai cinque chilometri che, al momento, non ha evidenziato ulteriori casi di diffusione. «La situazione appare contenuta», ha spiegato Salazar, richiamando un precedente analogo in Colombia.

Agrocalidad ha precisato che la rilevazione non comporta rischi per la salute umana né impatti su esportazioni, mercato interno, prezzi o qualità delle banane ecuadoriane. Il focolaio resta sotto stretto controllo tecnico, in linea con i protocolli nazionali e internazionali.

In risposta, il governo ecuadoriano ha dichiarato l’emergenza fitosanitaria per il settore bananicolo, attivando il Piano Nazionale di Emergenza con l’impiego di tecnici specializzati, unità mobili, punti di disinfezione e il supporto di esperti internazionali. Per il comparto export, l’attenzione resta alta sul rafforzamento delle misure di biosicurezza lungo l’intera filiera.

Acorbanec esclude, al momento, ripercussioni su produzione e approvvigionamento. «Le esportazioni continuano a crescere e il problema non si è diffuso, ma non dobbiamo abbassare la guardia», ha concluso Salazar. (lg)