Dal campo
Inserita in una nuova varietà di arancio la proteina che aiuta gli agrumi a convivere con l’HLB
Sviluppata dall’Università della Florida la cutivar mostra tolleranza alla fitopatologia

Dopo quasi vent’anni di difficoltà, l’agrumicoltura della Florida potrebbe presto voltare pagina. Dall’Università della Florida arriva NuCitrus, una nuova varietà di arancio tollerante al citrus greening (HLB), la malattia che ha ridotto la produzione dello Stato di oltre il 70% dalla metà degli anni Duemila.
Il progetto, sviluppato in collaborazione tra il Crop Transformation Center e il Dipartimento di Microbiologia e Scienze Cellulari dell’UF/IFAS, introduce nella pianta un gene di Arabidopsis thaliana – il crescione – capace di produrre una proteina naturale che rafforza il sistema immunitario dell’albero. Il risultato è un agrume in grado di convivere con l’infezione senza compromettere resa e qualità, a differenza delle varietà convenzionali.
Il coordinatore del progetto, Zhonglin Mou, ha spiegato a Portalfruticola.com che la varietà ha già ottenuto l’autorizzazione sperimentale dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e che si attende l’approvazione dell’EPA e della FDA entro due anni. “Nel frattempo – precisa Mou – stiamo propagando le piante per prepararle alla distribuzione commerciale. Una volta completato l’iter autorizzativo, gli alberi maturi saranno pronti per entrare in produzione in tempi brevi”.

Attualmente sono state completate le linee ‘Hamlin’ di NuCitrus, mentre le ‘Valencia’ sono in fase di valutazione. L’obiettivo è estendere la tecnologia a diverse varietà per garantire ampia adattabilità e stabilità produttiva. Secondo i ricercatori, la proteina introdotta è sicura per il consumo umano, in quanto naturalmente presente in alimenti comuni, come broccoli e cavolfiori, e riscontrata in quantità minime nei frutti.
La strategia di tolleranza rappresenta un nuovo approccio di difesa: consente alla pianta di mantenere produttività anche in presenza del patogeno, riducendo la pressione selettiva che porta all’emergere di ceppi più aggressivi. Pur non essendo una soluzione definitiva, NuCitrus segna un passo avanti cruciale nella lotta all’HLB e offre spunti di grande interesse anche per i produttori del Mediterraneo. In un contesto globale in cui sanità delle piante e sostenibilità produttiva sono sempre più centrali, l’esperienza americana potrebbe fornire nuovi strumenti di resilienza per il futuro dell’agrumicoltura mondiale.



















