Pink Lady®, il meleto si apre alle famiglie: successo per l’iniziativa “Adotta un Albero”

Sabato, a Faenza (Ravenna) la raccolta delle mele “adottate” ha concluso l'iniziativa

Pink Lady®, il meleto si apre alle famiglie: successo per l’iniziativa “Adotta un Albero”

Aabato mattina, nel cuore della campagna ravennate, tra i filari ordinati di un meleto Pink Lady®, Faenza si è trasformata in una grande festa che ha visto protagoniste circa 150 famiglie, arrivate da ogni parte d’Italia per vivere un’esperienza rara: raccogliere in campo le mele “adottate” durante l’anno. Bambini, genitori e produttori fianco a fianco hanno animato il frutteto gestito da Loris e Manuel Berdondini dell’OP Granfrutta Zani, trasformandolo per un giorno in un laboratorio a cielo aperto.
L’iniziativa, ormai giunta al settimo anno, rientra nel progetto “Adotta un Albero”, che permette ai consumatori di mele Pink Lady® di seguire stagione dopo stagione il ciclo di vita del loro melo, adottato gratuitamente tramite un concorso promosso la scorsa primavera nei punti vendita Esselunga e Coop Alleanza 3.0. Per alcuni dei partecipanti, tra cui le famiglie presenti a Faenza, l’adozione culmina con un invito esclusivo al frutteto in occasione della raccolta.

Salvo Garipoli Market Manager Italia di Pink Lady® Europe

“Adottare un melo Pink Lady® consente ai consumatori di instaurare una relazione privilegiata con i produttori, di conoscere da vicino il loro lavoro, i valori e gli impegni che stanno alla base di ogni frutto”, ha spiegato Salvo Garipoli, Market Manager Italia di Pink Lady® Europe. “Un legame che si costruisce attraverso i contenuti condivisi sui social e che prende forma concreta durante giornate come quella di Faenza, o come la recente visita, di altrettante 150 famiglie, al frutteto altoatesino di Alexander Holler, produttore del Consorzio VOG, a Terlano”.
I frutteti coinvolti nell’iniziativa si trovano nei due principali bacini produttivi italiani della mela Pink Lady®, che complessivamente contano oltre 2.500 produttori. L’attività, sottolinea Garipoli, si svolge contemporaneamente in tutti e tre i paesi produttori – Francia, Italia e Spagna – coinvolgendo sei frutteti e 900 famiglie. L’Italia ha registrato un risultato particolarmente significativo: 2.300 alberi adottati sui 5.600 complessivi dei tre paesi.

Giulia Zani dell’OP Granfrutta Zani

A fare gli onori di casa è stata Giulia Zani, dell’OP Granfrutta Zani, che ha sottolineato come giornate come questa rappresentino la sintesi più autentica del lavoro in campo: “La nostra storia è fatta di impegno, dedizione e di una squadra che da oltre 60 anni vive la campagna ogni giorno. Ospitare le famiglie insieme a Pink Lady® dà senso al nostro lavoro, perché crea un ponte diretto tra chi produce e chi consuma. Far vedere da vicino come nasce una mela significa costruire un legame vero, fondato sulla conoscenza e sulla fiducia”.

Giuliano Donati presidente dell’OP Granfrutta Zani

Ha preso poi la parola Giuliano Donati, presidente dell’OP Granfrutta Zani, che ha rimarcato il valore generazionale dell’iniziativa: “È davvero meraviglioso vedere così tanti bambini e ragazzi. Chissà, magari tra loro c’è qualche produttore del futuro. Dietro a Pink Lady® c’è il lavoro di molti agricoltori e ciò che vedrete oggi rappresenta solo una parte di una struttura organizzativa complessa e ben rodata”.
Donati ha spiegato come la qualità della mela nasca da un percorso lungo e altamente specializzato: “Tutto parte dalla scelta delle piante, dalla costruzione del frutteto e dal supporto dell’apparato tecnico. Il produttore è una persona competente, ma soprattutto appassionata, con le radici letteralmente nel terreno, che conosce ogni fase del ciclo produttivo. Prima si cura la pianta, poi il frutto. Una mela di alto livello richiede esperienza, professionalità e un’organizzazione solida come quella che Granfrutta Zani mette a disposizione dei suoi associati”.

Loris Berdondini, produttore dell’OP Granfrutta Zani

In chiusura è intervenuto anche Loris Berdondini, produttore dell’OP Granfrutta Zani e padrone di casa del meleto faentino. “Il nostro primo impianto Pink Lady® risale alla fine degli anni ’90 e, da allora, siamo cresciuti stagione dopo stagione grazie al sostegno dei consumatori. La mela è un prodotto straordinario, ma non nasce da sola come un fungo selvatico: va seguita, ogni giorno, per dodici mesi l’anno. Ai più giovani vorrei dire questo: per ottenere un frutto di alta qualità, come la Pink Lady®, bisogna voler bene alle proprie piante, prendersene cura ogni giorno”.

La mattinata si è conclusa con un lungo confronto tra produttori e famiglie. Domande, curiosità e racconti hanno trasformato il frutteto in un luogo di dialogo diretto, dove chi consuma ha potuto scoprire da vicino il lavoro – spesso invisibile e poco noto – che precede ogni raccolto.

“Aprire le porte del nostro meleto e condividere con così tante famiglie la gioia della nuova stagione Pink Lady® è stato un vero piacere”, hanno dichiarato i produttori presenti.

“L’interesse e l’attenzione dei visitatori ci riempiono d’orgoglio e ripagano le fatiche e l’impegno quotidiano che richiede produrre una mela di qualità, sempre in equilibrio con la natura”.