Robot agricoli, crescita esplosiva: il mercato triplicherà entro il 2030

Il settore crescerà del 217% in cinque anni superando i 56 miliardi di fatturato

Robot agricoli, crescita esplosiva: il mercato triplicherà entro il 2030

Secondo le ultime proiezioni di MarketsandMarkets, riportare su Portalfruticola.com il mercato della robotica agricola è destinato a vivere un’espansione senza precedenti: nel giro di cinque anni il comparto triplicherà le proprie dimensioni. Attualmente stimato in 17,73 miliardi di dollari, il settore – secondo la società di ricerca – raggiungerà quota 56,26 miliardi entro il 2030, registrando una crescita del 217% e un tasso medio annuo del 26%. Nel nuovo rapporto, MarketsandMarkets individua come principali motori di questa accelerazione la crescente diffusione di soluzioni di automazione e di agricoltura di precisione, strumenti sempre più cruciali per migliorare l’efficienza operativa e fronteggiare le difficoltà legate alla carenza di manodopera.

Automazione nei campi: una trasformazione già in atto
La domanda di rese più elevate e la riduzione della forza lavoro agricola stanno spingendo le aziende del settore a integrare sistemi robotici su larga scala. Il mercato vede tra i protagonisti player globali come Deere & Company, DJI, CNH Industrial, AGCO Corporation e Delaval, che con le loro tecnologie abilitano una gestione sempre più autonoma delle attività in campo.
Parallelamente, l’evoluzione costante di intelligenza artificiale, machine learning e sistemi IoT sta rendendo possibile una conduzione delle colture in tempo reale, dalla semina al monitoraggio fino alla raccolta, con vantaggi tangibili sui margini operativi di produttori e agricoltori in uno scenario economico complesso.
A incidere sull’espansione del mercato è anche la crescente sensibilità dei consumatori verso pratiche agricole sostenibili. Questa pressione si riflette lungo tutta la filiera – dai produttori ai retailer – e favorisce l’adozione di tecnologie progettate per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale. A ciò si aggiunge il ruolo delle politiche pubbliche e dei fondi dedicati alle startup agri-tech, che stanno accelerando la diffusione delle soluzioni robotiche avanzate.

Prodotti agricoli e outdoor: i segmenti che stanno guidando la crescita
Nell’analisi dei segmenti, MarketsandMarkets evidenzia come quello dei prodotti agricoli detenga oggi una quota rilevante del mercato. L’incremento dell’automazione nelle fasi di coltivazione, raccolta e post-raccolta sta infatti spingendo gli agricoltori a utilizzare sistemi robotici per incrementare la produttività, contenere i costi e garantire una qualità costante delle rese. L’adozione di robot dotati di visione artificiale e AI sta inoltre migliorando ulteriormente il monitoraggio delle colture, contribuendo alla predominanza del segmento.
Anche la suddivisione per ambiente operativo mostra trend chiari: il segmento outdoor mantiene un ruolo dominante grazie alla diffusione di trattori autonomi, droni e mietitrebbie robotizzate, utilizzati nelle operazioni più estese come semina, irrorazione e monitoraggio. Per questi scenari servono sistemi robusti e performanti, capaci di lavorare in condizioni variabili di clima e terreno. La crescente attenzione alla gestione di precisione, all’ottimizzazione delle rese e all’efficienza della manodopera continua a sostenerne l’adozione.

Asia in testa: la regione che guida la corsa alla robotica
Sebbene la robotica agricola stia avanzando globalmente, la crescita non procede a velocità uniforme. Il rapporto indica nell’Asia-Pacifico l’area più dinamica, grazie a investimenti consistenti nell’automazione, a infrastrutture agricole solide e alla necessità di contrastare una sempre più marcata carenza di manodopera.
In Paesi come Giappone, Cina e soprattutto Corea del Sud – identificata come mercato leader – la rapida integrazione delle nuove tecnologie, unita alle politiche governative dedicate all’agricoltura smart, sta favorendo l’adozione su larga scala di trattori autonomi, droni e soluzioni robotizzate per la raccolta. L’attenzione verso pratiche sostenibili e supportate dai dati rappresenta un ulteriore acceleratore per la diffusione di queste tecnologie.