Dal campo
Sedano, broccolo e iceberg: l’autunno di Fortini prende forma
Un modello produttivo integrato tra areali italiani e spagnoli consolida la leadership dell’azienda

Tra programmazione attenta e una rete di areali diversificati, Fortini Ortofrutticoli si conferma punto di riferimento per il mercato del sedano. Anche dopo un’estate che ha portato rese leggermente inferiori, l’azienda di Castello d’Argile è pronta ad affrontare l’autunno garantendo continuità e qualità sia sul verde che sul bianco, con un’offerta che si completa anche grazie alle produzioni spagnole.
«La produzione è stata limitata sia dai minori trapianti effettuati a inizio estate, a causa della carenza d’acqua, sia dal caldo che ha rallentato la crescita delle piante o compromesso la qualità del raccolto», spiega Francesco Boselli, responsabile agronomico di Fortini Ortofrutticoli, azienda bolognese leader del comparto.

Nonostante le difficoltà indotte dal clima, l’azienda può contare su un modello produttivo diversificato, che spazia dall’Emilia-Romagna alla Puglia fino all’Abruzzo, e che si integra con produzioni estere, in particolare quelle spagnole. «Questa strategia ci consente di garantire continuità qualitativa e quantitativa sia sul sedano verde che sul bianco per tutto il periodo autunnale», sottolinea Boselli.

“Particolarmente rilevante la qualità del sedano bianco spagnolo, che ha raggiunto standard eccellenti e permette a Fortini di mantenere la disponibilità anche di referenze premium, come il cuore di sedano, molto richiesto dalla GDO”, precisa il responsabile commerciale Giulio Gargani.
Parallelamente, prosegue la campagna del broccolo estero, con forniture da Spagna, Germania, Olanda e Polonia. I volumi sono buoni e la qualità soddisfacente, mentre i prezzi restano sostenuti a causa della forte domanda interna nei Paesi del Nord Europa. A partire da fine settembre entreranno sul mercato anche le produzioni pugliesi, seppur con quantitativi più ridotti. Le prospettive indicano un mercato “teso” fino a dicembre, complice la limitata disponibilità di prodotto.

Novità anche sul fronte iceberg, con la campagna spagnola ai blocchi di partenza. Le stime parlano di volumi in crescita, in linea con un mercato europeo in espansione.
«In generale – conclude Gargani – la GDO italiana sta attraversando una fase brillante, con richieste in aumento e un buon effetto mix sulle diverse referenze. Una spinta che, nonostante le complessità climatiche, conferma la centralità del nostro settore».
