Dalla distribuzione
Un Natale senza magia nei mercati all'ingrosso: segnali da non ignorare
Agrumi tra luci e ombre, ortaggi volatili e verdure sottotono

Il periodo prenatalizio non ha portato la spinta attesa nei mercati all’ingrosso. A fare il punto è Giuseppe Pavan, grossista e vicepresidente di Udine Mercati e Fedagromercati, che sottolinea come i volumi venduti in questi giorni siano stati inferiori rispetto alle stagioni precedenti, dopo un novembre già particolarmente pesante. “I volumi sono ridotti e la domanda non brilla”, ammette Pavan, evidenziando come questi momenti di difficoltà richiedano una riflessione profonda su strategie e servizi offerti dalle strutture mercatali.
A pochi giorni dal Natale, il Borsino settimanale di Italiafruit News, realizzato in collaborazione con Italmercati direttamente a Udine grazie all’osservazione sul campo di Pavan, fotografa una situazione a due velocità: agrumi stabili o in calo, ortaggi altalenanti e verdure senza vero slancio. Una fotografia chiara di un mercato che tradizionalmente punta sulle festività, ma che quest’anno fatica a decollare.

Sul fronte dei prodotti, gli agrumi mostrano quotazioni variabili: le clementine si collocano tra 1,30 e 1,50 euro al chilo, mentre per il Tarocco i prezzi oscillano dai 2 euro al chilo per l’extra fino a 0,90-1,10 euro, penalizzati da consumi in calo dovuti a un clima troppo caldo. Tra le verdure, il finocchio si attesta tra 1,00 e 1,30 euro al chilo e il cavolo romanesco tra 1,10 e 1,40 euro. Bieta e cicoria viaggiano intorno a 0,80-1,00 euro a seconda delle lavorazioni.
Sul fronte ortaggi, zucchine e melanzane hanno registrato valori più elevati, con le prime oltre i 2 euro e le seconde tra 2,30 e 2,50 euro al chilo. Anche il grappolo mantiene quotazioni solide, tra 2,20 e 2,50 euro. Per Pavan, il periodo di Natale, tradizionalmente di punta, mette in luce quanto sia importante reagire prontamente ai cambiamenti ormai evidenti. Innovazione, efficienza e collaborazione lungo tutta la filiera diventano così elementi chiave per affrontare le sfide e costruire dei mercati più dinamici e resilienti.

A illustrare nel dettaglio lo stato di avanzamento dei progetti e la visione strategica di Udine Mercati sono il presidente Paolo Dean e il direttore Massimiliano Olivo, che delineano un percorso di profondo rinnovamento infrastrutturale e di rafforzamento del ruolo del mercato all’interno della filiera agroalimentare regionale. Sono entrati nel vivo i lavori finanziati attraverso il Pnrr, destinati a concludersi entro la metà del prossimo anno e finalizzati a modernizzare una parte significativa della struttura. “Abbiamo avviato gli interventi legati ai fondi del Pnrr che termineranno a metà del prossimo anno – spiegano Dean e Olivo –. In questa fase realizzeremo un magazzino automatizzato refrigerato e procederemo con importanti lavori di ristrutturazione, coibentazione e adeguamento sismico che interesseranno circa un terzo della galleria di vendita”. Guardando oltre il PNRR, Udine Mercati ha già programmato un nuovo e rilevante investimento destinato ad ampliare la capacità di stoccaggio e migliorare ulteriormente l’efficienza logistica.

“È prevista la costruzione di 4.000 metri quadrati di nuove celle frigorifere, finanziati con fondi comunali e regionali. L’idea è di avviare i lavori nell’estate del 2026 per arrivare al completamento entro l’estate del 2027”. Sul fronte della sostenibilità energetica, la società ha puntato su un partenariato pubblico-privato per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni. “Abbiamo sviluppato un progetto da 2 megawatt, con 1,5 megawatt destinati all’autoconsumo. Un intervento che consentirà di ridurre i costi energetici e di rendere il mercato sempre più efficiente e sostenibile”. Accanto agli investimenti infrastrutturali, Udine Mercati consolida anche il proprio ruolo strategico sul territorio. Con la recente individuazione della sede del nuovo Distretto del Cibo, la struttura ospita infatti la sede legale del Distretto, rafforzando il proprio posizionamento come snodo centrale dell’economia agroalimentare del Friuli-Venezia Giulia.
Particolare rilievo assume infine la dimensione sociale, con la firma di un accordo tra Udine Mercati e il Banco Alimentare, finalizzato alla riduzione dello spreco alimentare e al recupero dell’ortofrutta invenduta ma ancora perfettamente idonea al consumo. L’intesa, sottoscritta alla presenza del sindaco, della Camera di Commercio e dei concessionari del mercato, prevede che gli operatori del Banco Alimentare, in giornate prestabilite della settimana, si rechino presso il Mercato Ortofrutticolo di Udine per ritirare, in accordo con gli operatori, le merci da destinare alle associazioni che assistono persone in difficoltà. Fondamentale anche il supporto della Fondazione Friuli, che ha garantito il finanziamento per l’acquisto di un mezzo refrigerato.
“Questo accordo rappresenta un momento significativo, con una forte valenza sociale – conclude Dean –. Udine Mercati si conferma sempre di più come un fulcro dell’economia agroalimentare regionale, capace di coniugare sviluppo, sostenibilità e responsabilità verso la comunità”.
Foto e quotazioni delle referenze


























