Spreco Zero, Natura Nuova a supporto della campagna

Longanesi il 2 febbraio a Roma

Spreco Zero, Natura Nuova a supporto della campagna

Anche per il 2023 Natura Nuova, azienda di Bagnacavallo (RA) specializzata nella produzione di polpe e frullati di frutta fresca e nei prodotti a base di ingredienti vegetali, sarà a supporto della campagna europea di sensibilizzazione “Spreco Zero” di Last Minute Market (impresa sociale nata nel 1998 come ricerca coordinata dal Prof. Andrea Segrè), che avrà uno dei suoi momenti clou nel corso della Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in programma il 5 febbraio in tutta Italia.


L’evento ufficiale di questa 10 edizione si svolgerà, però, qualche giorno prima, il 2 febbraio, a Roma nello Spazio Europa, sede di rappresentanza della Commissione Europea in Italia. Saranno presenti, fra gli altri, il Ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, il Presidente Federalimentare Paolo Mascarino, il Vice Direttore Generale FAO, Maurizio Martina. 
All’evento interverrà anche Gabriele Longanesi, fondatore di Natura Nuova, che parlerà di economia circolare e sviluppo sostenibile. Un suo scritto verrà pubblicato all’interno del libro “Lo spreco nel mondo: quanto, cosa e perché. Rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International 2022/2023”, a cura di Andrea Segrè e Enzo Risso, in uscita fra aprile e maggio. 
Natura Nuova, inoltre, è partner dello Sprecometro, un’app, attualmente in fase di test a livello nazionale, sviluppata come un nuovo strumento della Campagna “Spreco Zero” per coinvolgere soprattutto i giovani e gli studenti in comportamenti più sostenibili a partire dal contrasto allo spreco alimentare. L’app servirà anche a stimare il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile al 2030 (che prevede la riduzione del 50% dello spreco alimentare). 


«Oggi lo spreco alimentare in Italia vale oltre 9,2 miliardi solo per il cibo gettato nelle case: una stima che sale a 15 miliardi se includiamo il costo dell’energia utilizzata per la produzione del cibo. Eppure, sempre in Italia, oltre 2,6 milioni di persone faticano a nutrirsi regolarmente a causa dell’aumento dei prezzi e dei rincari delle bollette e 5,6 milioni di individui (il 9,4% della popolazione) versano in condizione di povertà», dichiara Andrea Segrè.

Fonte: Ufficio Stampa Natura Nuova