2023: ortofrutta a due velocità in Gdo

Consumi con segno opposto nei due semestri, inflazione crescente

2023: ortofrutta a due velocità in Gdo

L’anno appena concluso è stato caratterizzato da consumi altalenanti per il reparto ortofrutta della Gdo, con un primo semestre negativo e un secondo semestre positivo, mentre l’inflazione si è mostrata in crescita tendenziale.
Nel complesso, i volumi venduti nel 2023 sono stati speculari a quelli del 2022, ma con alcune differenze tra le macrocategorie, poiché fra queste solo la verdura è cresciuta. A livello di prezzi medi, il reparto ortofrutta ha avuto una crescita inferiore di qualche punto all’Lcc, mentre tra le aree geografiche solo il Sud cresce a volume.

Il 2023 si è concluso con un pareggio delle quantità vendute nel reparto ortofrutta di ipermercati e supermercati, ma quest’ultimo format è uno di quelli che hanno performato meglio nell’annata. Se si spacca il periodo nei due semestri, però, si può vedere un reparto che gira a due velocità: fino a giugno la lancetta dei consumi è negativa (-1,6%), ma da luglio a fine anno il trend è in crescita con una dimensione analoga (+1,8%). A livello di prezzi medi, la crescita si attesta a +7,9 punti da gennaio a dicembre, e con un livello crescente se si considera il primo semestre (+6,8%) e il secondo (+9,1%), nonostante l’ultimo trimestre fosse quello antiinflazione.

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Tra le macrocategorie, solo la verdura cresce a volume (+1,6%), mentre la frutta flette (-1%) in modo simile ai prodotti servizio (-0,9%).

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Ciò che cambia tra prodotti servizio e prima gamma è la crescita del mix prezzi: simile e intorno agli 8-9 punti per frutta e verdura, decisamente più contenuta per IV-V Gamma. Questa disparità è abbastanza critica, lasciando poco margine di remunerazione all’industria di IV Gamma. Le politiche promozionali aggressive, in una categoria in cui domina più il servizio e l’acquisto programmato, possono risultare un po' un’arma a doppio taglio.

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Tuttavia, il reparto ortofrutta mostra un effetto inflattivo di qualche punto inferiore al Largo consumo confezionato (Lcc +10,5%), anche se negli ultimi mesi – dicembre in primis – l’ortofrutta ha aumentato i prezzi in maniera superiore rispetto all’Lcc (clicca qui per approfondire).

L’Lcc, da parte sua, ha avuto una crescita leggermente inferiore negli ipermercati (+8,9%) e nei discount (+9,6%), rispetto a supermercati (+10,9%) e libero servizio (+11,4%).

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In ultima analisi, si segnala come il pareggio dei consumi derivi da andamenti un po' diversi tra le varie aree geografiche, con il Nord Ovest (-0,8%) e il Centro (-0,5%) in flessione, il Nord Est in pareggio e il Sud in netta crescita (+3%), ma il peso relativo di quest’ultima area geografica (15%) non è sufficiente per generare un impatto significativo sul risultato finale.