Avocado siciliano: parte il progetto Agro Avo firmato da Idea Agro, Jingold e Spo Zentrum

Già impiantati 70 ettari

Avocado siciliano: parte il progetto Agro Avo firmato da Idea Agro, Jingold e Spo Zentrum

Il progetto Agro Avo, nato dalla partnership tra Jingold Spa, Spo Zentrum Srl e il fondo IDeA Agro, entra nel vivo: a Carlentini (Siracusa) sono già stati messi a dimora i primi 45 ettari tra l’inverno scorso e la primavera 2025, con l’obiettivo di arrivare a quota 70 entro fine anno. Un impianto innovativo, presentato in anteprima agli operatori durante il lancio della 43esima edizione di Macfrut a Catania, in una Sicilia che sarà regione partner della prossima edizione.

A fare gli onori di casa è stato il direttore generale di Jingold Spa, Alessandro Fornari, che ha raccontato la genesi del progetto: "Da diversi anni seguiamo con grande attenzione questa coltura, sotto ogni aspetto: commerciale, tecnico-agronomico e di lavorazione, intravedendone grandi potenzialità. Il progetto AgroAvo è nato nel 2024 e oggi disponiamo già di un know-how importante, che oggi valorizziamo grazie all’intesa con il fondo IDeA Agro, per la parte finanziaria, e con Spo Zentrum Srl, realtà siciliana con 450 ettari produttivi, magazzini di pre-calibratura sull’isola e centri logistici in Italia centrale. Jingold, che sta apportando il proprio bagaglio tecnico e commerciale, forte di rapporti consolidati in Sud America, Asia, Sudafrica ed Europa meridionale, si occuperà della commercializzazione dei frutti”.

“L'obiettivo è di arrivare a a gestire 100 ettari complessivi” specifica Fornari. Una strategia che conferma la vocazione all’innovazione, come ha sottolineato il presidente di Jingold Patrizio Neri: “Jingold ha fatto dell’innovazione un pilastro e l’avocado è la naturale evoluzione del nostro paniere, che ci vede già specialisti del kiwi. Puntiamo su colture ad alto potenziale e grande prospettiva”.

Da sinistra Alessandro Fornari direttore generale di Jingold Spa e Patrizio Neri presidente di Jingold Spa

Il direttore di Agro Avo Giuseppe D’Agostino, ha illustrato le caratteristiche tecniche degli impianti: «Siamo in un’area tradizionalmente vocata ai limoni, a pochi passi dal mare. Il terreno sabbioso e ricco di scheletro favorisce lo sgrondo delle acque, ulteriormente agevolato dalle baulature, che aiutano anche la stabilità delle piante. Hass è la varietà principale, affiancata da altre cultivar e dagli impollinanti, piantati con sesto 6x3».

Nella foto, Giuseppe D’Agostino direttore Agro Avo

Massima attenzione è stata riservata anche alla gestione idrica: “L’avocado è una pianta esigente, serve mantenere l’umidità senza eccessi. Per questo abbiamo due ali gocciolanti per fila e impianti soprachioma antibrina, utili anche per la rinfrescatura estiva». Non mancano i frangivento, fondamentali contro le correnti, e il caolino per proteggere i giovani fusti non ancora suberificati”.

Gli impianti entreranno a regime in 2-3 anni, con una produzione stimata attorno alle 20 tonnellate per ettaro, in raccolta da dicembre a marzo. L’impressione, toccando con mano il progetto, è quella di una filiera impostata con grande professionalità, elemento che lascia presagire risultati importanti, tanto più su un prodotto dalle prospettive interessanti come l’avocado. (bf)