Banane siciliane biologiche, parte la raccolta

Il produttore Augello: «Metodologia e visione, ecco come coltiviamo la frutta tropicale»

Banane siciliane biologiche, parte la raccolta

“Ci troviamo in un altro continente, impossibile che sia la Sicilia». Questa l’esclamazione dei visitatori che si aggirano tra i bananeti dell’azienda biologica Augello, che ha sede nella costa occidentale dell’Isola, esattamente a Partanna (Trapani).

A raccontarlo a IFN sono i titolari Anna e Giovanni Augello. “La nostra realtà produttiva sposa il biologico da trent’anni, all’epoca siamo stati dei visionari ma la nostra idea produttiva ci ha spinto in quella direzione e possiamo dire di non aver sbagliato”.

L’azienda nasce come agrumicola, olivicola, viticola e orticola. “Da 5- 6 anni abbiamo iniziato con il tropicale ma non per seguire una tendenza commerciale bensì per anticipare il cambiamento climatico. Abbiamo deciso di cambiare il volto dell’azienda senza mutarne l’anima; infatti, anche il tropicale è completamente in biologico”.

Tutto è iniziato con 80 piante di lime. “Dopo aver coltivato, per decenni, agrumi e orticole, il mio tarlo per la frutta esotica non mi abbandonava; All’inizio c’è stata qualche resistenza ma abbiamo dato avvio al nostro progetto. Bisogna entrare in sintonia con la pianta e capirne le esigenze prima di riuscire a produrre bene”.

Banane, papaya, annona, mango, litchi, lime e dragonfruit. “Una lunga lista di esotico – afferma Augello – che coltiviamo in serre altamente tecnologiche, che ci permettono di controllare le produzioni e poter gestire le criticità che si possono manifestare, compresi gli attacchi dei fitofagi”.

Il produttore ci racconta le caratteristiche delle banane siciliane. “Abbiamo in totale 52 piante e ciascuna per noi rappresenta un figlio. Le raccogliamo quando hanno raggiunto un livello di maturazione del 30-40%; completiamo la maturazione in celle con una temperatura di 28° insieme alle mele che ne agevolano il processo grazie al rilascio di etilene. Dal punto di vista agronomico è fondamentale bilanciare il livello di ombreggiatura e la percentuale di umidità”.

La varietà coltivata è la Cavendish. “Gusto autentico e quando viene fatta maturare in pianta ha caratteristiche straordinarie, adatte principalmente agli estimatori che frequentano i negozi specializzati in biologico”.
“Per il futuro prevediamo di migliorare il piano di sostenibilità, avere delle serre 100% circolari che riducano al minimo il consumo idrico. Ma è fondamentale che il tropicale venga considerato a pieno una risorsa fondamentale per l’agricoltura siciliana, soprattutto dalle istituzioni locali”. Concludono Anna e Giovanni Augello.