L’ecdysterone degli spinaci tra le nuove sostanze dopanti

L’ecdysterone degli spinaci tra le nuove sostanze dopanti
Tra le sostanze dopanti figurano per la prima volta gli spinaciA renderlo noto è la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, che nei giorni scorsi ha pubblicato la nuova lista delle sostanze proibite tra cui, appunto, gli spinaci. A quanto pare, ne basterebbe un consumo di quattro chili per assumere una sufficiente quantità di steroidi.

In particolare, la Wada ha annunciato di aver messo sotto osservazione l’ecdysterone, un composto chimico naturalmente contenuto negli spinaci, che potrebbe essere isolato e potenziato in modo tale da migliorare sensibilmente la potenza muscolare e l’aumento delle prestazioni sportive.

Se i primi risultati dovessero essere confermati, l’ecdysterone diventerebbe ufficialmente sostanza dopante dal 1° gennaio 2021. La decisione della Wada segue l'esito di uno studio pubblicato lo scorso giugno e condotto dall’istituto di farmacia della Libera Università di Berlino e dal laboratorio antidoping di Roma, guidato dall'italiano Francesco Botrè. 
I ricercatori avevano testato questa sostanza su un gruppo di 46 atleti impegnati in una sessione di allenamento con i pesi lunga 10 settimane: a metà di loro era stata somministrata una sostanza placebo, all’altra metà erano state somministrate alcune pastiglie di ecdysterone (che assunte quotidianamente corrispondono a mangiare fino a quattro chili di spinaci). 
Chi aveva utilizzato l’ecdysterone aveva fatto registrare un aumento di forza triplo rispetto al secondo gruppo: insomma, qualcosa di non troppo diverso dall’effetto “Braccio di Ferro” del famoso cartone animato.

Dalla lista della Wada sparisce invece il cannabidiolo, uno dei metaboliti della cannabis, la cui assunzione non porterebbe ad alcun effetto dopante, a differenza del principale cannabinoide, il Thc. Naturalmente la Wadaribadisce che tutti gli altri cannabinoidi, sia naturali che sintetici, restano proibiti.

Fonte: Gazzetta.it