Attualità
Macfrut 2026 cresce ancora: l'ortofrutta mondiale passa da Rimini
Edizione da record: più grande, più internazionale, più innovativa

L’ortofrutta mondiale torna a darsi appuntamento a Rimini con una fiera che, edizione dopo edizione, non smette di crescere e rinnovarsi. Macfrut 2026 si prepara a un’edizione da record: più ampia, più internazionale, più innovativa. Un format che si è imposto come punto di riferimento globale per tutta la filiera, trasformando la manifestazione in un vero e proprio ecosistema di business, networking e conoscenza.
La 43ª edizione si terrà dal 21 al 23 aprile al Rimini Expo Centre, con una scelta di calendario anticipata per rispondere alle esigenze di imprese e buyer e favorire una partecipazione ancora più ampia. L’evento si presenterà con due padiglioni in più e un nuovo layout fieristico che guiderà visitatori ed espositori attraverso tre grandi aree: Pre-Harvest, Post-Harvest e Healthy Food. A rendere ancora più ricco il programma, il focus su avocado e mango, due prodotti simbolo della crescita dei consumi a livello europeo, e quello sui Paesi caraibici, protagonisti di un export in forte espansione. A rafforzare l’identità dell’edizione 2026, la presenza della Regione Sicilia come partner ufficiale, pronta a valorizzare le proprie eccellenze agricole sulla scena internazionale.
Macfrut, è oggi molto più di una fiera: è uno spazio in cui si incontrano domanda e offerta, ma anche un luogo di confronto e approfondimento, capace di anticipare i trend e disegnare il futuro del settore.

Piraccini: l’anticipo delle date è scelta lungimirante
Nel suo intervento alla presentazione di Macfrut, Renzo Piraccini, presidente della fiera, ha illustrato le novità della prossima edizione, sottolineando la crescita del format e il ruolo sempre più centrale dell’appuntamento riminese per l’ortofrutta internazionale. “Abbiamo deciso di anticipare le date per evitare la sovrapposizione con altri eventi che penalizzava imprese e buyer. Una scelta che si è rivelata molto apprezzata dagli operatori e che consentirà una partecipazione ancora più ampia”, ha spiegato Piraccini davanti a una platea di oltre 100 persone in sala e più di 300 collegate online.
Nuovo layout fieristico
Un altro cambiamento importante riguarda il layout dei padiglioni, che sarà suddiviso in tre macro-aree contrassegnate da colori di riferimento per agevolare l’orientamento: Pre-Harvest, Post-Harvest e Healthy Food. “Abbiamo ascoltato le esigenze degli espositori e creato un’organizzazione più chiara, con una maggiore fruizione dei tanti eventi tecnici grazie ai tanti totem multimediali che saranno presenti”, ha evidenziato Piraccini.
- Pre-Harvest: dedicata a tutto ciò che riguarda il pre-raccolta, con il Salone delle Biosoluzioni, Acqua Campus sulle tecnologie irrigue, Plant Nursery sul vivaismo e Agrisolar per l’agrivoltaico, oltre a focus su biotecnologie, intelligenza artificiale e robotica. Confermate anche le aree dimostrative e le visite tecniche in campo.
- Post-Harvest: il cuore storico della manifestazione, con focus su produzione, packaging, logistica e conservazione, arricchita da due saloni di prodotto oramai consolidati: Red Planet (pomodoro) e Berry Area (piccoli frutti).
- Healthy Food: che ha esordito lo scorso, ovvero, l’area dedicata ai prodotti salutistici innovativi, sempre più richiesti dai consumatori e già protagonisti nei canali retail e Horeca. Ospiterà un’arena con testimonial, chef ed esperti, oltre al Salone Spices&Herbs Global Expo, fiore all’occhiello dedicato a spezie, erbe e piante officinali.
Piraccini ha ribadito l’importanza strategica del tema salute, che sarà al centro dell’Healthy Food Show: “Oggi su 8,2 miliardi di persone, un miliardo è obeso e due miliardi in sovrappeso. In Italia, secondo un’indagine Nomisma con UniSalute, il 51% segue regimi dietetici, contro il 29% di tre anni fa. Sono numeri che spiegano la crescita dell’interesse per prodotti healthy, e vogliamo sviluppare questo fronte con progetti mirati”.

Avocado e mango protagonisti
Ampio spazio sarà riservato ai frutti tropicali. “L’avocado ha conosciuto un successo straordinario: in Italia i consumi sono quadruplicati in dieci anni, con un +694% pro-capite e un +317% in valore negli ultimi sei anni. Anche il mango registra crescite significative. È un trend europeo che ci spinge a dedicare loro due eventi esclusivi”, ha spiegato Piraccini. Si tratta di Avocado Day e Mango Day, due giornate business to business con sessioni tecniche al mattino e incontri B2B nel pomeriggio, pensate per favorire il dialogo tra produttori, trader e buyer internazionali. Un format mirato che prevede agende di incontri personalizzati, degustazioni e momenti di networking.
Focus internazionale sui Caraibi
Macfrut 2026 rafforzerà anche la sua vocazione globale con un focus sui Paesi caraibici, area tra le più dinamiche al mondo per la produzione ed esportazione di frutta tropicale. “Non pensavamo, fino a pochi anni fa, di confrontarci con realtà come il Brasile: oggi è il primo mercato extra-UE per le mele italiane. Questo dimostra come gli equilibri stiano cambiando rapidamente”, ha osservato Piraccini. L’area caraibica – che comprende Repubblica Dominicana, Cuba, Venezuela, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Guatemala e Messico – sviluppa oltre 30 miliardi di dollari di export, con un surplus di 12,8 miliardi nel segmento frutta e ortaggi tropicali. A Macfrut, questi Paesi saranno protagonisti con incontri B2B e presentazioni insieme a istituzioni e imprese esportatrici, supportati dall’attività di incoming buyer realizzata in collaborazione con Agenzia ICE.

Macfrut molto più di una fiera
Macfrut si conferma molto più di una fiera: è un ecosistema che prosegue sulla strada intrapresa negli ultimi anni, con eventi e iniziative che coinvolgono espositori e operatori durante tutto l’anno. Oltre ai giorni di manifestazione, l’offerta comprende piattaforme di business matching, tour professionali, la Macfrut Academy, con videolezioni di approfondimento disponibili online. “Macfrut è molto più di una fiera commerciale – ha concluso il suo intervento Piraccini –: è un momento unico di business, conoscenza e networking, capace di anticipare i cambiamenti e di offrire nuove opportunità a tutta la filiera, 365 giorni l’anno”.

Il Ministro Lollobrigida: Macfrut appuntamento strategico
La presentazione di Macfrut 2026 ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, da sempre vicino alla fiera. "Siamo appena tornati dal Senegal, per raccontare le novità agli operatori africani che sono strategici. L’agricoltura italiana sta inanellando dati record, che ci rendono orgogliosi ma non ci bastano, perchè dobbiamo essere un passo avanti e continuare a spingere sull’acceleratore” ha sottolineato il Ministro. Ribadendo l’importanza di Macfrut come piattaforma di confronto, Lollobrigida ha aggiunto: “Questa fiera è ormai essenziale per il sistema Paese, un momento di incontro, confronto e crescita. Parteciperò con grande onore, perché è qui che si dimostra come l’agricoltura italiana sappia coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità”.

Orsero: “L’esotico ormai non è più un trend, ma una realtà consolidata”
Accanto alle istituzioni, sono arrivate testimonianze di primo piano dal mondo delle imprese. Raffaella Orsero, amministratrice delegata del Gruppo Orsero, ha sottolineato il valore della scelta di dedicare l’edizione 2026 ad avocado e mango: “Per il nostro gruppo, che cresce a doppia cifra e vede nell’avocado circa il 10% del fatturato, questi frutti non sono più un fenomeno passeggero ma una realtà consolidata in tutta l’area mediterranea. Macfrut sarà l’occasione anche per spiegare al mercato le peculiarità della produzione siciliana, che noi stiamo sviluppando con importanti partnership e che rappresenta un elemento di evoluzione importante per la filiera ortofrutticola siciliana. La fiera è il luogo ideale per far conoscere questa specificità e per valorizzarla come merita”.

Acqua, internazionalizzazione e il ruolo dei territori
Sul tema delle risorse, Massimo Gargano, direttore generale di ANBI, ha ricordato che l’acqua sarà un fattore cruciale per l’agricoltura nei prossimi anni ed è al centro di Macfrut: “Entro il 2035 alcune aree del Sud Europa saranno fortemente condizionate dai cambiamenti climatici, con impatti già visibili su diverse filiere. Serve puntare su politiche di adattamento e innovazione tecnologica, dall’irrigazione all’energia”. ANBI porterà a Macfrut esempi pratici di soluzioni già applicabili: “Avremo un campo dimostrativo con frutta e ortaggi dove mostreremo tecnologie irrigue innovative, sistemi di gestione e modelli replicabili. L’obiettivo è dare risposte tangibili al mondo agricolo e dimostrare che l’adattamento è possibile, purché ci sia visione e capacità di investire”.
A portare lo sguardo sull’internazionalizzazione è stato Lorenzo Galanti, direttore generale di ICE, che ha confermato il ruolo strategico della fiera: “ICE è orgogliosa di accompagnare Macfrut nel suo percorso di crescita internazionale. Non è solo una piattaforma per attrarre buyer, ma anche un ponte verso nuovi mercati, dall’Africa all’Asia centrale. Per questo anche quest’anno saremo al fianco degli organizzatori”.
Infine, Calogero Foti, capo di gabinetto della Regione Sicilia, ha rimarcato l’impegno della Regione, partner ufficiale di Macfrut 2026: “Per noi è un obbligo morale valorizzare i nostri prodotti, che sono sani e autentici, in un contesto internazionale come questo. Ci sono difficoltà legate ai cambiamenti climatici e alla disponibilità di acqua, ma proprio per questo è importante fare rete e aprire nuovi mercati. Rimini è la vetrina giusta per mostrare la Sicilia e il suo potenziale”.
Una fiera che guarda avanti
Dalle parole di Piraccini agli interventi istituzionali e imprenditoriali, la presentazione di Macfrut 2026 ha confermato una visione chiara: il futuro dell’ortofrutta passa da qui. Dal sostegno del Ministro Lollobrigida alla testimonianza di Raffaella Orsero sul consolidamento dell’esotico, fino all’allarme lanciato da ANBI sulla gestione dell’acqua e alla spinta internazionale ribadita da ICE e Regione Sicilia, il filo conduttore è lo stesso: Macfrut è molto più di una fiera, è la piattaforma in cui il settore si riconosce e costruisce il domani.
