Attualità
NATURASì, LA PRIMA CATENA DI DISTRIBUZIONE BIO IN UN SETTORE ANCORA "POLVERIZZATO"

In Italia sono circa 1.200 i punti vendita di prodotti biologici, da negozi specializzati a erboristeria fino a punti di vendita diretta. In particolare la mappatura ne conta tra i 750 e gli 800 al Nord (66% del totale nazionale), circa 250 al Centro (21%) e nell’intorno dei 150 nel Sud e Isole (13%). Sono questi i numeri della distribuzione biologica.
Non esistono, infatti, confermano da Federbio, realtà che coprano un’area significativa del territorio italiano, con una sola eccezione: EcorNaturaSì, una spa - risultato della fusione avvenuta nell’estate 2006, tra Ecor S.p.A. (azienda leader nella distribuzione di prodotti biologici e biodinamici) e NaturaSì, con l’obiettivo di creare sinergie operative specialmente nei settori del controllo qualità ed acquisti e quindi offrire al consumatore un biologico sempre più garantito e sicuro. La rete di distribuzione conta 89 punti vendita oltre a 260 store a insegna “Cuore Bio”, nato per le piccole realtà commerciali e che può contare ad oggi su un fatturato di 260 milioni di euro. Relativamente all’offerta, i negozi NaturaSì offrono oltre 4.000 prodotti biologici certificati e naturali in un assortimento che spazia dai prodotti freschi ai surgelati fino a quelli confezionati.
Roberto Zanoni, Direttore Generale di NaturaSì, in un’intervista ad “Affari&Finanza” – inserto economico de La Reubblica, spiega: “la nostra è una spa con il 50% di proprietà di un fondo senza fini di lucro. Una spa che vuole portare avanti un’attività agricola bio dinamica. Il nostro target di clienti è diversificato. Abbiamo una parte degli appassionati storici del bio, ma anche chi soffre di allergie e intolleranze e chi vede nel biologico uno strumento per aiutare la tutela dell’ambiente”, conclude Zanoni.

Intanto, a conferma del momento positivo che sta attraversando il settore, stanno prendendo sempre più piede le consegne in abbonamento, grazie a ordini online. Se ne occupano cooperative e associazioni di produttori che, di regola, consegnano ogni settimana a domicilio ortaggi e frutta di stagione, oltre a eventuali altri prodotti richiesti dal consumatore, senza che quest’ultimo debba rinnovare ogni volta l’ordine. La distribuzione in abbonamento di prodotti bio, per ora, riguarda una ventina di imprese, la più conosciuta è Bio Kistl/Bioexpress, azienda che da anni rifornisce famiglie del Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Roma. Ma ci sono anche supermarket online: prontospesa.it (la catena di Crai), ecoop.it (Coop), esselungacasa.it (Esselunga), onlinemarket.it o spesaonline.it (Despar).
Fonte: Affari & Finanza
Non esistono, infatti, confermano da Federbio, realtà che coprano un’area significativa del territorio italiano, con una sola eccezione: EcorNaturaSì, una spa - risultato della fusione avvenuta nell’estate 2006, tra Ecor S.p.A. (azienda leader nella distribuzione di prodotti biologici e biodinamici) e NaturaSì, con l’obiettivo di creare sinergie operative specialmente nei settori del controllo qualità ed acquisti e quindi offrire al consumatore un biologico sempre più garantito e sicuro. La rete di distribuzione conta 89 punti vendita oltre a 260 store a insegna “Cuore Bio”, nato per le piccole realtà commerciali e che può contare ad oggi su un fatturato di 260 milioni di euro. Relativamente all’offerta, i negozi NaturaSì offrono oltre 4.000 prodotti biologici certificati e naturali in un assortimento che spazia dai prodotti freschi ai surgelati fino a quelli confezionati.
Roberto Zanoni, Direttore Generale di NaturaSì, in un’intervista ad “Affari&Finanza” – inserto economico de La Reubblica, spiega: “la nostra è una spa con il 50% di proprietà di un fondo senza fini di lucro. Una spa che vuole portare avanti un’attività agricola bio dinamica. Il nostro target di clienti è diversificato. Abbiamo una parte degli appassionati storici del bio, ma anche chi soffre di allergie e intolleranze e chi vede nel biologico uno strumento per aiutare la tutela dell’ambiente”, conclude Zanoni.

Intanto, a conferma del momento positivo che sta attraversando il settore, stanno prendendo sempre più piede le consegne in abbonamento, grazie a ordini online. Se ne occupano cooperative e associazioni di produttori che, di regola, consegnano ogni settimana a domicilio ortaggi e frutta di stagione, oltre a eventuali altri prodotti richiesti dal consumatore, senza che quest’ultimo debba rinnovare ogni volta l’ordine. La distribuzione in abbonamento di prodotti bio, per ora, riguarda una ventina di imprese, la più conosciuta è Bio Kistl/Bioexpress, azienda che da anni rifornisce famiglie del Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Roma. Ma ci sono anche supermarket online: prontospesa.it (la catena di Crai), ecoop.it (Coop), esselungacasa.it (Esselunga), onlinemarket.it o spesaonline.it (Despar).
Fonte: Affari & Finanza
