Dalla distribuzione
OP Melodia cresce e si rafforza: “Puntiamo su qualità, servizio e identità varietale”
Mario Mellone traccia il bilancio di un’annata complessa ma sostenuta da solide performance per kiwi, agrumi e ortaggi

Giovane ma già fortemente strutturata, OP Melodia continua a consolidare il proprio posizionamento nel panorama ortofrutticolo italiano ed europeo. Una realtà che oggi sta definendo un’identità sempre più chiara, orientata a qualità, innovazione varietale e che ha in Armonia un punto fermo a livello commerciale.
A tracciare un bilancio dell’annata è Mario Mellone, socio della cooperativa, che evidenzia come il 2025 sia stato un anno caratterizzato da variabili di mercato complesse, ma anche da performance significative su alcuni prodotti chiave. Tra questi, il kiwi si conferma uno dei segmenti più dinamici: “È il prodotto che ha registrato i risultati commerciali migliori, mostrando una continuità della domanda e una stabilità del valore fondamentale per la nostra programmazione”, osserva Mellone.

Sul fronte agrumicolo, dopo un avvio incerto dovuto a condizioni climatiche atipiche, la campagna 2025–2026 ha iniziato a ingranare nella seconda metà di novembre, con consumi tornati in linea con gli anni precedenti. I volumi complessivi saranno superiori di circa il 10% rispetto alla scorsa stagione, e si prevede una chiusura ad aprile con la varietà Tangold, uno dei punti di forza della cooperativa.
Annata impegnativa invece per l’uva da tavola, complice una produttività particolarmente elevata che ha saturato i principali mercati europei. Nonostante ciò, prosegue l’evoluzione del consumo verso le nuove varietà senza semi, sempre più richieste anche in Italia, tradizionalmente legata alle uve classiche. “Croccantezza, shelf life e gusto sono i criteri che guidano la scelta dei retailer e dei consumatori. Le seedless stanno conquistando spazi importanti e rappresentano un driver strategico anche per noi”, sottolinea Mellone.
La diversificazione rimane uno dei pilastri di OP Melodia, soprattutto nel comparto ortaggi. Qui la cooperativa ha scelto di puntare con decisione sul biologico, che oggi rappresenta circa l’80% dell’offerta. Le oltre 16 specie coltivate permettono di garantire una copertura stagionale ampia e di mitigare le oscillazioni del mercato. “Il servizio e la qualità sono le nostre due leve principali. La diversificazione ci tutela e allo stesso tempo qualificata la nostra proposta verso la distribuzione”, aggiunge Mellone.

Il bio non riguarda però soltanto gli ortaggi: uno degli investimenti più significativi è quello sul kiwi giallo Kikokà, una varietà protetta su cui OP Melodia sta costruendo un progetto pluriennale. Ad oggi sono già stati piantati oltre 55 ettari, confermando la volontà della cooperativa di puntare su produzioni a basso impatto e ad alto valore aggiunto.
È proprio la strategia sulle varietà club e protette da royalties uno dei cardini dello sviluppo futuro. Oltre alla Tangold e alla Kinnow LS per il mandarino, la cooperativa sta investendo sulle uve apirene ARRA e sull’espansione del kiwi giallo Kikokà. Secondo Mellone, questa scelta risponde ai trend che arrivano da Gdo, grossisti e mercati all’ingrosso, sempre più orientati verso prodotti che garantiscano qualità organolettica, distintività e continuità di fornitura.

“Il nostro obiettivo – conclude – è dare valore aggiunto alle produzioni e rafforzare ulteriormente la presenza di OP Melodia nei mercati strategici. Lo faremo continuando a investire in innovazione varietale, sostenibilità e servizi dedicati alla distribuzione. È una strada impegnativa, ma è quella che ci permetterà di crescere in modo solido nei prossimi anni.” (lg)


















