Con SAF l’ortofrutta parla una lingua nuova: fatta di idee, persone e passione

“Be a Brand” accende la voglia di fare rete, condividere strategie e osare con coraggio

Con SAF l’ortofrutta parla una lingua nuova: fatta di idee, persone e passione

Atipica? Decisamente sì. SAF – Spettacoli alla Frutta – è l’unione (sui generis) di 25 brand che non hanno paura di cambiare il copione del settore.
E se nel mondo ortofrutticolo la normalità ha il volto rassicurante del convegno tradizionale, con relatori in serie e fiumi di parole, SAF ha deciso di riscrivere la sceneggiatura da cima a fondo. Lo dimostrano le tre tappe di “Harvesting Happiness”, che mettono in scena i prodotti attraverso narrazioni emozionali, capaci di colpire cuore e sensi. E non dimentichiamolo: con SAF, il teatro è entrato nei reparti ortofrutta, trasformando la spesa quotidiana in una piccola esperienza emozionale.

La missione è chiara: rompere gli schemi, sorprendere, coinvolgere. E lo stupore – quello buono, che incuriosisce e stimola – è esattamente ciò che mi porto a casa dopo aver partecipato, insieme ad altri colleghi della stampa di settore, al primo simposio “Be a Brand”, andato in scena lo scorso giovedì e venerdì a Mantova, terra di eccellenze come la midi anguria Perla Nera e il Melone Mantovano IGP.
Per noi cronisti, solitamente chiamati a raccontare da fuori ciò che accade, ritrovarsi coinvolti in prima persona nella narrazione è stato non solo inaspettato, ma anche intellettualmente stimolante perché siamo stati chiamati ad ispirare con le nostre idee le prossime progettualità di SAF confrontandoci su tutti i temi senza remore. Almeno, per quanto mi riguarda, un’esperienza fuori dal comune.

Da sinsitra: Giovanni Rana Jr, Global Innovation & Project Manager, e Luigi Consiglio, membro del board del Pastificio Rana e presidente di EDI - Eccellenze d’Impresa

A questo punto vi starete chiedendo: cosa abbiamo fatto in queste due intense giornate?
Tutto è iniziato con un momento di ispirazione ad alto contenuto strategico: ad accendere il dibattito sono stati due manager di peso del mondo Giovanni Rana Giovanni Rana Jr, Global Innovation & Project Manager, e Luigi Consiglio, membro del board del Pastificio Rana e presidente di EDI - Eccellenze d’Impresa.

Il loro racconto ha toccato temi cruciali, a partire dalla straordinaria scalata al mercato americano, partendo da zero fino a conquistare una quota rilevante in tempi record. Il tutto con investimenti imponenti – 100 milioni su un fatturato di 200 – sostenuti da una visione chiara: innovare non per moda, ma per garantire una qualità percepibile, riconoscibile e desiderabile.
Un’altra lezione? Lasciare da parte i preconcetti. È così che il Pastificio Rana ha osato riscrivere alcune ricette tradizionali italiane, adattandole ai gusti d’Oltreoceano in chiave “american style” – scelte che, a prima vista, potrebbero far storcere il naso a molti italiani, ma che hanno trovato grande riscontro tra i consumatori USA. Il messaggio è chiaro: conoscere a fondo il mercato e avere il coraggio di osare può fare la differenza.
Certo, il paragone diretto con il mondo ortofrutticolo ha dei limiti evidenti, ma gli stimoli, le suggestioni e i parallelismi non sono mancati, e sono stati colti con interesse da tutti i presenti.

Dopo l’ispirazione, è arrivato il momento dell’azione.
Giornalisti e rappresentanti di SAF sono stati suddivisi in quattro gruppi e coinvolti in un project work competitivo, guidato da un facilitatore esperto. L’obiettivo? Trasformare gli stimoli offerti dal caso Rana in proposte concrete, declinate nel contesto ortofrutticolo e nel progetto stesso di Spettacoli alla Frutta.
Ogni team ha lavorato attorno a una sfida strategica, con l’ambizione di immaginare soluzioni e visioni condivise per il futuro di SAF. Un esercizio di co-progettazione che ha messo al centro il pensiero laterale, la collaborazione e la contaminazione tra mondi diversi.
I progetti elaborati sono poi stati restituiti e raccontati in una sessione plenaria finale, pensata per sintetizzare e mettere a sistema quanto emerso durante le due giornate. Il messaggio chiave? Progettare insieme è possibile, ispirarsi a vicenda è potente e fare rete... è anche figo!

Un momento prezioso per tirare le somme, fissare i concetti emersi, confrontarsi sulle parole chiave che hanno animato il dibattito e – soprattutto – tracciare con maggiore consapevolezza le direttrici del percorso futuro di SAF, che verranno ulteriormente “Puntellate” al prossimo simposio che si terrà in Val di Non, ospitati ovviamente da Melinda, il prossimo novembre.  

A completare il quadro, c’è un elemento fondamentale che merita di essere messo in evidenza: la forza delle relazioni che stanno nascendo tra le aziende aderenti. In un contesto fuori dagli schemi come quello di SAF, si creano sinergie reali, si condividono visioni, si sperimentano nuove forme di comunicazione e si coltiva un networking autentico, non di facciata. Il messaggio che si fa sempre più chiaro è che insieme si possono realizzare cose che da soli sembrerebbero irraggiungibili: come ridisegnare il percepito dell’ortofrutta, andando oltre il concetto di benessere e abbracciando anche dimensioni emozionali ed edonistiche.
Perché in fondo, “Spettacoli alla Frutta” non è solo un nome, è un manifesto: SAF è un’aggregazione tanto atipica quanto audace, dove ogni azienda ha una voce, ma il coro è unico. (bf)