I big del mercato mondiale delle conserve

La prima azienda italiana occupa l'ottavo posto della graduatoria planetaria. Dati e trend

I big del mercato mondiale delle conserve
Il mercato mondiale delle conserve (fagioli, frutta, pomodoro e verdura) fa registrare una battuta d'arresto nel 2015. Lo si desume dal report realizzato dall'Ufficio studi e ricerche di Fondosviluppo per Confcooperative.

Nel periodo 2010/2015 il valore delle vendite è passato da 31,44 miliardi di dollari a 31,40, con un calo dello 0,1%, ma parallelamente si registra un aumento dei volumi dell'1,2%.
I tre gruppi leader mondiali nel mercato delle conserve – si legge nell'approfondimento curato dall'Ufficio per le politiche di internazionalizzazione di Confcooperative – sono Del Monte Pacific Ltd, Bonduelle Groupe SA e Kraft Heinz Co. Il primo detiene una quota di mercato del 6,6%, mentre il secondo e il terzo del 3,2%. La prima azienda italiana, nella classifica mondiale, è il Consorzio Cooperativo Conserve Italia che si posiziona all’ottavo posto, con una quota di mercato dell’1,2%.

Lo studio ha poi preso in esame alcuni mercati internazionali. Negli Stati Uniti il trend nell'ultimo lustro è negativo (-5% a volume e -2,3% a valore), con un 2015 che mostra valori invariati rispetto all'anno precedente. Il mercato delle conserve statunitense è dominato da quelle di verdura (37,4%), seguono frutta (26,4%) e fagioli (22,9%) e infine il pomodoro (13,3%). Quest'ultime hanno un andamento positivo. “Continuano ad essere la base della cucina americana – viene spiegato nel report - la passione dei consumatori americani per la cucina italiana è proseguito nell'ultimo mezzo secolo e difficilmente rallenterà nei prossimi anni. Per quanto riguarda le prospettive di medio periodo (2015/2020), i volumi totali di vendita saranno ancora in flessione, eccezion fatta per le conserve di fagioli e di pomodoro; i consumi relativi a quest’ultima categoria, in particolare, aumenteranno notevolmente”.

Il focus sul Brasile mette in evidenzia il ruolo della conserve: nel 2015 hanno rappresentato l'82% dei prodotti ortofrutticoli lavorati. E le percentuali di crescita del comparto sono rilevanti: tra il 2010 e il 2015 i volumi di vendita sono aumentati del 18,8% e il valore delle vendite del 44,4%.

Un altro Paese in crescita è la Cina: nel quinquennio preso in considerazione volumi su del 23,2% e valori in ascesa del 49,4%. In flessione, infine, il Giappone: volumi giù del 3,2% e lieve aumento dei valori (1,2%).

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