Il meglio di IFN
Pere, la Gdo diversifica l’offerta
Da 3 a 11 referenze, con la Williams protagonista; più spazio ai prodotti e attenzione al territorio

Con l’arrivo dell’autunno, torna protagonista uno dei frutti simbolo di questa stagione: la pera. In questa ultima uscita, l'analisi di IFN ha esaminato l’assortimento proposto in 6 insegne della Gdo di Modena, facendo un parallelo con la rilevazione di dicembre 2024.
Dallo studio emerge una forte differenziazione nelle strategie delle insegne, con assortimenti che variano da 3 a 11 referenze, dominati soprattutto dalle varietà Williams e Coscia. Si registra un aumento degli spazi medi dedicati a ciascuna referenza e una prevalenza del prodotto confezionato, mentre in alcuni casi la segmentazione punta a valorizzare la territorialità.

Clicca qui per ingrandire
Già oggi i banchi della distribuzione offrono una buona varietà: in media ci sono 7 referenze per punto vendita. Coop è l’insegna che si distingue di più, con ben 11 referenze legate a cinque varietà diverse, tra cui la Williams che da sola compare in 6 diverse prestazioni. Seguono Conad ed Esselunga con 8 referenze ciascuna, mentre Eurospar si mantiene leggermente sotto la media con 5. Più asciutto, invece, l’assortimento proposto dai due discount rilevati: MD espone solo 3 referenze, mentre Lidl 5, ma ognuna appartenente a una varietà diversa.
Nel complesso, la Williams guida gli assortimenti, affiancata dalle ultime varietà di pere estive, come Coscia e Carmen. Mancano all’appello, invece, Abate e Kaiser che stanno facendo la loro comparsa negli scaffali proprio in queste settimane. Per quanto riguarda l’origine, quasi tutte le pere sono italiane: l’unica eccezione è una referenza di Coscia proveniente dalla Spagna. Un segnale chiaro della volontà dei retailer di valorizzare il prodotto nazionale.

Clicca qui per ingrandire
Rispetto a dicembre 2024, lo spazio complessivo riservato alle pere è leggermente inferiore – comprensibile in questo periodo, in cui l’assortimento è meno ampio – ma con due eccezioni significative: Conad ed Eurospar hanno addirittura aumentato lo spazio già a settembre.

Clicca qui per ingrandire
Ancora più interessante è il dato sullo spazio medio per referenza: in quasi tutte le insegne (tranne Coop) è cresciuto rispetto all’anno scorso. Conad, in particolare, ha quasi raddoppiato lo spazio medio per referenza, ed effetti simili si notano in Eurospar ed Esselunga, dove le promozioni su alcune varietà potrebbero aver contribuito ad ampliare la visibilità.

Clicca qui per ingrandire
Guardando alle modalità di vendita, prevale il confezionato, che rappresenta in media il 52% dell’offerta, seppur con qualche differente strategia fra le insegne, vedi Coop e Conad che puntano maggiormente sullo sfuso. Le confezioni sono principalmente vassoi in cartone o plastica e cestini. Lo sfuso copre invece mediamente il 48% delle referenze, con variazioni significative in Esselunga e Lidl, dove la quota si ferma rispettivamente al 25 e al 20%.

Clicca qui per ingrandire
In alcune insegne è riposta grande attenzione nella valorizzazione della territorialità: Conad fa da capofila con un assortimento di 6 prestazioni, di cui 5 dell’Emilia Romagna con la linea “I nostri ori”. Altre insegne, come Eurospar, puntano invece su prodotti a marchio del distributore (Mdd). Immancabile, infine, la presenza del biologico: quasi tutte le catene – ad esclusione dei due discount – propongono almeno una referenza bio.

Clicca qui per ingrandire
Sul fronte dei prezzi, l’euro-chilo medio si attesta a 3,64. Le varietà Williams e Coscia mostrano un’elevata variabilità, dovuta in particolare alle numerose promozioni che interessano la Coscia: sono state rilevate ben sette referenze scontate, con un ampio divario tra i valori minimo e massimo. I prezzi più alti si registrano nella Williams, con una referenza MDD bio oltre i 6 euro/kg, e nella Coscia, dove una referenza siciliana supera i 5 euro/kg. (bf)

Clicca qui per ingrandire
