Peperoni fino a 10 euro al chilo in Gdo

Colori e tipologie diverse creano una segmentazione chiara al cliente, ancora non cavalcata appieno dai brand

Peperoni fino a 10 euro al chilo in Gdo

L’analisi che presentiamo oggi su Italiafruit News, frutto di una rilevazione condotta a inizio novembre su sei insegne della piazza di Parma, offre una panoramica sugli assortimenti di peperoni e peperoncini, entrambi appartenenti al genere Capsicum della famiglia delle Solanacee. Il focus è rivolto alle tipologie dolci, prive di capsaicina – la sostanza responsabile del gusto piccante – ambito in cui si sta sviluppando una segmentazione sempre più interessante e percepibile per forma e colore, ma ancora priva di una presenza significativa di brand, nonostante la prevalenza di prodotto confezionato.

Particolarmente rilevante è l’analisi dei prezzi, che mostra una media complessiva elevata rispetto al comparto ortofrutticolo e mette in evidenza come una segmentazione chiara e percepibile dal cliente possa sostenere valori fino a 10 €/kg.

Clicca qui per ingrandire

Nell’assortimento di peperoni prevale – come di consueto - la tipologia dolce, mentre quella piccante (che contiene capsaicina) è presente solo in quantità limitate, anche se nel Famila raggiunge le 3 referenze. Coop ed Esselunga offrono le gamme più ampie di peperoni dolci, con rispettivamente 9 e 8 referenze, mentre gli altri punti vendita propongono da 4 a 6 varianti.

Clicca qui per ingrandire

Un elemento distintivo della categoria dei peperoni dolci è la facilità e immediatezza della segmentazione. Il colore rappresenta da sempre la chiave più intuitiva per il cliente e, in questo caso, costituisce uno dei principali fattori di scelta. Anche forma e dimensione contribuiscono a rendere facilmente distinguibili le diverse referenze. Va sottolineato come non sia sempre semplice segmentare l’assortimento in modo percepibile al consumatore nel reparto ortofrutta: per questo, quello dei peperoni può essere considerato un esempio virtuoso su cui costruire e affinare ulteriormente l’offerta.

Tra i peperoni dolci prevale l’origine italiana, ma il 28% delle referenze proviene dalla Spagna. I classici peperoni quadrati rossi e gialli sono sempre presenti e spesso con più opzioni di acquisto, mentre la variante verde è stata rilevata in un solo punto vendita. Diffusa anche la proposta di confezioni miste, spesso in più varianti (come nel caso di Coop e Conad). I friggitelli e i peperoni “mini” compaiono in tre negozi, mentre i peperoni corno, generalmente a marchio del fornitore e apprezzati per le loro qualità organolettiche, sono presenti in quattro punti vendita; Esselunga li offre in doppia versione.

Clicca qui per ingrandire

Il prodotto sfuso è sempre presente, ma nel complesso prevale quello confezionato, che rappresenta il 62% dell’offerta. Il vassoio in cartone è la soluzione più diffusa e l’unica rilevata in Esselunga. Più sporadiche le altre tipologie di confezionamento, come vaschette o sacchetti in plastica, mentre in Coop è stato registrato un solo caso di prodotto in rete.

Clicca qui per ingrandire

Elevata la presenza di prodotto confezionato, ma limitata quella dei brand: il 72% delle referenze risulta infatti privo di un marchio evidente. Solo Coop mostra una prevalenza di articoli a marchio del fornitore o Mdd, mentre negli altri punti vendita domina il prodotto anonimo, con rare eccezioni di referenze a marchio del fornitore, generalmente relative alla tipologia di peperone corno.

Clicca qui per ingrandire

I prezzi medi si mantengono su livelli alti rispetto alla verdura in generale e in linea con quelli rilevati ad aprile (circa 5 €/kg, clicca qui per approfondire), con differenze significative tra le diverse tipologie. I peperoni quadrati, nelle varianti miste, rosse, gialle o verdi, risultano le referenze più diffuse e con i prezzi più contenuti. In particolare, i rossi e i gialli si attestano intorno ai 3 €/kg, con una variabilità ridotta, mentre i misti mostrano un prezzo medio leggermente superiore (circa 4 €/kg) e una maggiore dispersione. All’interno di queste categorie, si registrano picchi nei misti con una referenza Mdd bio a 8 €/kg e nel peperone rosso bio a marchio del fornitore a 5€/kg.

Le tipologie meno presenti evidenziano prezzi più elevati: i peperoni corno e i friggitelli si collocano intorno ai 6 €/kg, con un’ampia variabilità, mentre i peperoni “mini” raggiungono i valori più alti, circa 9 €/kg, ma con una variabilità minima. In alcuni casi si osservano picchi fino a 9-10 €/kg per prodotti del fornitore, in particolare nei corno e nei friggitelli, a conferma di come marchio e segmentazione possano incrementare il valore percepibile. (bf)

Clicca qui per ingrandire